Nel campionato dei vari Buffon, Donnarumma, Reina ed Handanovic, brilla più che mai la stella di ?ukasz Skorupski. Estremo difensore dell’Empoli, è alla seconda stagione consecutiva in Toscana dove, dopo un’annata ricca di soddisfazioni, è riuscito ad aumentare il proprio rendimento ed affermarsi come uno dei migliori portieri del campionato italiano.
Cresciuto nel Gornik Zabrze, in Polonia, la Roma lo acquista nel luglio 2013, inserendolo in rosa come alternativa a Morgan De Sanctis. Un anno di sacrifici e tanta panchina, con l’esordio in Coppa Italia e pure in campionato, l’11 maggio contro la Juventus. La conferma di De Sanctis è una sentenza pure per la stagione 2014/2015, dove esordisce sì in Champions League, contro il Manchester City, ma si deve accontentare di 11 presenze stagionali tra campionato e coppe.
Migliorato e chiuso pure dall’arrivo del connazionale Szczesny, decide, insieme alla Roma, che è tempo di provare un’esperienza da titolare, con la responsabilità di una porta da difendere con continuità. L’Empoli di Giampaolo è la destinazione migliore e così passa in Toscana con un prestito biennale. L’esplosione di alcune individualità eccellenti, su tutte quelle di Zielinski, Paredes, Tonelli e Mario Rui, permettono all’Empoli di disputare un campionato ben oltre le aspettative, dove Skorupski riesce a mettere insieme 31 presenze subendo 43 gol.
In estate rientra a Roma, ma il rinnovo del prestito di Szczesny lo riporta nuovamente ad Empoli.
In Toscana non c’è più Giampaolo, bensì Martusciello, alla guida di una squadra sviscerata dal mercato e alla ricerca nuovamente della propria identità. Dopo un avvio complicato, il gruppo cresce e, puntando sulla forza di un reparto arretrato di grande affidabilità. Tra tutti, spicca l’operato proprio di Skorupski, capace più volte di togliere le castagne dal fuoco e salvare i propri compagni da situazioni complicate. Reattivo e sempre ben piazzato, il classe ’91 ha aumentato il proprio bagaglio tecnico, affermandosi tra i migliori portieri della Serie A. I numeri, in questo senso, gli danno ragione.
Chi lo ha acquistato in sede d’asta, puntava probabilmente ad un secondo portiere affidabile, magari da alternare con Tatarusanu e Handanovic, ma non si sarebbe mai aspettato questi numeri. Basti pensare, soprattutto per chi utilizza il bonus d’imbattibilità, che il polacco ha mantenuto la porta inviolata 10 volte su 19 presenze. Nessuno ha raccolto +1 come lui. In seconda posizione c’è infatti Szczesny con 9 clean sheet, seguito da Donnarumma con 7. Buffon, per dire, ha mantenuto la porta della sua Juventus inviolata solamente in 5 occasioni, mentre per Handanovic, Reina e Tatarusanu sono state 6 le volte in cui non hanno subito gol. La media voto del 6,45 (Redazione Napoli, ovviamente) certifica il suo apporto, proclamandolo il migliore tra tutti i colleghi dal punto di vista delle valutazioni. Una statistica che aiuta pure coloro che utilizzano il modificatore difesa, potendo, in pratica, contare su un 6,5 in ogni partita. La fantamedia del 5,34 risente ovviamente dei 23 gol subiti, ma lo piazza comunque davanti a portieri ben più blasonati come, ad esempio, Buffon (5,15), Perin e Marchetti (5,06), Handanovic (5,02) e Reina (4,88).
Altri numeri, meno utili in ambito fantacalcistico, lo incoronano come terzo portiere nella classifica della percentuale di parate. Considerando i titolari, solamente Szczesny e Berisha hanno fatto meglio di lui, con l’79,8% e il 77,8%. Il polacco para 76,8 tiri su 100, meglio dei soliti Buffon (65,%), Donnarumma (74,5%), Reina (65,7%), Tatarusanu (69,5%) e Handanovic (73,9%). Skorupski è anche secondo nella classifica dei portieri che hanno effettuato più parate, con 76 interventi. Davanti a lui Cordaz con 80 (ma 71,2% come percentuale di parate), mentre Buffon ne ha effettuate, anche grazie ad una difesa più solida, solamente 28.
Una stagione che sta mostrando come Skorupski sia diventato un portiere formato e pronto per esperienze di ben altro livello. Magari tornerà alla Roma, che dovrà fare i conti con il solito prestito di Szczesny, oppure andrà altrove. Certo è che le prestazioni ed i numeri lo confermano pronto per il salto di qualità.