Gran merito di Kolarov, pagato in estate soltanto 5 milioni, arrivato tra i mugugni di parte della tifoseria che gli rimproverava il passato laziale, rivelatosi fin qui ampiamente uno dei più azzeccati acquisti estivi in assoluto per rapporto qualità prezzo, per il contributo fondamentale che sta riuscendo a dare, con la sua esperienza e personalità, alla sua squadra.
L’insostituibile: l’unico giocatore, insieme a Dzeko, a disposizione di Di Francesco ad aver giocato da titolare tutte e 11 le gare stagionali fin qui disputate. Con massima esperienza. Il rendimento impressionante sta permettendo così ad Emerson di recuperare dal lungo infortunio in tutta calma. Oltre ai due gol in campionato, ha fornito anche due assist vincenti: per il terzo gol di Dzeko nel 3-0 interno contro il Verona, per il primo gol del bosniaco nel 4-0 esterno contro il Benevento gara in cui contribuì anche a causare l’autorete del definitivo 4-0. Il palo gli negò la gioia della rete contro l’Inter dopo un gran tiro da fuori. Ancora deve vedersi sventolarsi in faccia il primo cartellino giallo (solo 5 i falli fatti), la sua fantamedia attuale (7.75), è inferiore al solo laziale Bastos (7.9, ma solo cinque volte a voto) davanti a Ghoulam (7.72), Koulibaly (7.17), Caldara (7.07).
Indimenticabile anche grazie a lui poi la serata di Stamford Bridge, il 3-3 contro il Chelsea, con la splendida rete, da uomo a cui non piace arrendersi, capace di sbarazzarsi con irrisoria facilità degli avversari, che ha riaperto la gara e poi l’assist da fermo per la terza rete di Dzeko. Stato di grazia confermato recentemente anche con la propria Nazionale: con la maglia della Serbia, ad inizio settembre, si rendeva protagonista di due reti consecutive nel 3-0 interno contro la Moldavia e quella decisiva per la vittoria (1-0) fuori casa contro l’Irlanda.