Non è certo un bel momento, quello che sta attraversando Simone Inzaghi, l'allenatore dell'Inter che è finito sul banco degli imputati, per quanto concerne la crisi di risultati del team nerazzurro. 

La fatale trasferta di Udine ha messo in evidenza un aspetto che nella metodologia di gestione di Inzaghi, rappresenta una costante già dai tempi in cui era alla guida della Lazio

Questa costante è legata alle sostituzioni, quasi una prerogatia per il tecnico nerazzurro che nel match contro l'Udinese, ne ha operate addirittura 2 già nel primo tempo (Bastoni e Mkhitaryan). 

L'episodio è stato rimarcato nei giorni seguenti ed ha scatenato polemiche, per coloro che lo hanno considerato determinante alla luce del risultato finale di 3-1 per i friulani e non solo. 

 

Le sostituzioni di Inzaghi dal punto di vista statistico 

L'allenatore dell'Inter ha operato ad oggi oltre 200 sostituzioni da quando è sulla panchina nerazzurra, e ben una su 5 ha riguardato il calciatore da poco sanzionato con un cartellino giallo.

A questo dato decisamente emblematico, va aggiunto che solamente in 3 occasioni, Simone Inzaghi non ha usufruito di tutte le sostituzioni a disposizione.

Un’altra critica ricorrente è legata alle sostituzioni ruolo per ruolo, ovvero non c'è il tentativo di rivoluzionare tatticamente la sua squadra a partita in corso e con il risultato da cambiare.

A lungo andare e giornata dopo giornata come stiamo vedendo in questa stagione, si rischia che pur di mantenere la propria impronta tattica, quel modulo 3-5-2 possa diventare prevedibile per l'avversario in campo.