Come giocherà il nuovo Napoli di Francesco Calzona? Dopo l'addio di Walter Mazzarri, Aurelio De Laurentiis ha annunciato il nuovo allenatore azzurro. 

Sarà colui che, come ricordato nel consueto tweet di presentazione, ha già lavorato con Sarri e Spalletti il condottiero dei prossimi mesi.

Per lui, doppio ruolo: allenatore del Napoli e, durante la sosta delle Nazionali, ct della Slovacchia dell'altra conoscenza azzurra di lunga data, Marek Hamsik. Che non dovrebbe figurare nello staff del tecnico, nonostante De Laurentiis non abbia escluso colpi di coda. L'obiettivo, invece, è di quelli se non impossibili, quantomeno complicati: la qualificazione ad un posto Champions.

Con quale modulo giocherà il Napoli di Calzona da qui a fine campionato?

Napoli: quale modulo utilizzerà Calzona?

Napoli è una realtà che Calzona conosce decisamente bene: ha preso parte alle avventure partenopee con Maurizio Sarri e Luciano Spalletti proprio sulla panchina azzurra, come vice allenatore e membro dello staff. E ora arriva un'altra occasione in Serie A, stavolta come primo allenatore.

Il modulo più utilizzato in carriera da Calzona, anche con la Nazionale slovacca che ancora guida, è il 4-3-3, schieramento che, qualora venisse confermato, potrebbe riportare quell'entusiasmo in grado di riaccendere la miccia necessaria a questo finale di stagione. Calzona avrà l'arduo compito di portare un cambiamento netto col passato, rispetto a quanto accaduto con Garcia prima e con Mazzarri poi.

Un assetto tattico che si andrebbe a sposare alla perfezioni con l'ossatura della squadra campione d'Italia. La sensazione è che il lavoro di Garcia e Mazzarri verrà accantonato, ma senza snaturare la rosa, tutto sommato costruita per il 4-3-3 che tante soddisfazioni ha portato negli anni spallettiani dopo e sarristi prima. 

Ma passiamo al core del nuovo modulo e dei nuovi schemi: proviamo a capire cosa comporterà il passaggio in pianta stabile al 4-3-3 sotto la guida tecnica di Calzona. Per un più classico dei: Napoli, cosa cambia al Fantacalcio? 

Francesco Calzona, il nuovo tecnico del Napoli ha già indossato la divisa azzurra (Getty Images)
Francesco Calzona, il nuovo tecnico del Napoli ha già indossato la divisa azzurra (Getty Images)

Napoli, chi ci guadagna (e chi no) con il 4-3-3?

Partiamo da un assunto: il nuovo allenatore del Napoli correrà meno rischi possibili. In gergo tecnico, questo vuol dire spazio ai titolarissimi. Rimandate sperimentazioni, novità e opere d'ingegno: il Napoli che verrà nei prossimi mesi dovrà essere pragmatico e ispirato dai principi dello scorso anno, quelli che gli hanno consentito di esprimersi al meglio e di cui, soprattutto, Calzona ne sarà una rievocazione in carne e ossa. 

Per capire chi sale e chi scende al Fantacalcio può essere utile analizzare al microscopio la sua Slovacchia. Calzona schiera la Nazionale slovacca col 4-3-3 con due difensori centrali di piede destro; nei tre di centrocampo, invece, manca un vero e proprio giocatore difensivo, ampio spazio alle spiccate doti offensive.

Le caselle mancanti della formazione tipo sono essenzialmente due: il difensore centrale accanto a Rrahmani e la pedina che completerà il centrocampo con Lobotka e Zambo. Chi la spunterà tra Traorè e Zielinski per una posizione di mezz'ala? Ad oggi pare più probabile che Calzona si affidi al polacco, anche se l'impatto di Traorè, fermo per diversi mesi, ha impressionato per capacità adattiva e spirito di iniziativa, che alla lunga potrebbero avere la meglio sul partente Zielinski. 

In difesa, invece, Ostigard in vantaggio su Natan, anche qui per una questione di caratteristiche che potrebbero premiare l'ex Genoa.

Chi sale e chi scende al Fantacalcio?

I nomi sono diversi: oltre agli Ostigard e Traorè sopracitati, una menzione spetta a Lindstrom, anche se la possibile rinascita dell'acquisto principe di questa estate rasenta la speranza più che la possibilità. Quel che è certo è che, stante un tridente già scritto, Lindstrom potrà conoscere una considerazione di cui sino a questo momento non ha potuto godere. 

Il cambio modulo colpirà Mazzocchi, che senza uno schieramento a tre in difesa lascerebbe spazio a Mario Rui e Olivera.

Discorso analogo per Juan Jesus a cui potrebbero essere preferite altre caratteristiche difensivamente più solide, specie nella marcatura uno contro uno; Cajuste, altro acquisto di un'estate dalle tante domande, non si candida per un posto da titolare considerate le doti poco offensive; Raspadori difficilmente scalzerà i compagni di reparto nel tridente d'attacco e potrebbe tornare ad essere spettatore della gerarchia che vede Simeone il vero vice Osimhen. 

Napoli: 4-3-3 ... o 4-2-3-1? 

In un certo senso, per quanto la scelta del modulo sia relativa, è indifferente. La forte sensazione è che la base possa essere il 4-3-3, più compattezza e meno ampiezza da coprire in un momento in cui anche la tenuta fisica non è il massimo. 

Ripartire dalla strada già battuta in passato (e vincente, ndr) è la soluzione ideale per il Napoli e per lo stesso allenatore che ha fatto del 4-3-3 un porto sicuro, una strada certa che l'ha portato a guidare una Nazionale e che resta la prima scelta della società capitanata da Aurelio De Laurentiis.

La sensazione, al netto di qualche piccolo cambiamento, è che l'ossatura, specie nelle prime uscite, sarà quella, eventualmente allargabile ad un'interpretazione più avvolgente dello stare in campo solo con un po' di fiducia in più sulle spalle. In quel caso, alcuni giocatori come lo stesso Traorè o Ngonge, uno dei più in palla dall'arrivo a gennaio, potrebbero dare una mano ad un'impronta diversa. Ma prima serve vincere: giocando bene o giocando male. Anche se il pedigree di Calzona, in questo senso, parla chiaro. 

Come giocherà il Napoli. L'analisi, come sempre, alle ore 15, tutti i giorni, su Fantacalcio TV
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