Non avrà probabilmente riaperto i giochi scudetto, chiusi da un mese o giù di lì, ma la vittoria all’Olimpico della Roma sulla Juventus, nella serata in cui i bianconeri avrebbero potuto festeggiare il sesto scudetto sul campo in cui sarebbe stato più pesante farlo, assume un valore statistico, e forse non soltanto, di una certa importanza.
A 180 minuti dalla fine di un campionato che, riguardo al verdetto sulla corsa al tricolore, dovrebbe chiudersi ufficialmente entro i prossimi 90, con i bianconeri impegnati in casa contro un pur affamato Crotone, la Roma è seconda, a -4 dai bianconeri. Il Napoli, terzo, a -5. Ipotizzare che queste possano rimanere le distanze alla fine appare realistico. Immaginare, anzi, che possano addirittura ridursi, con la Juventus campione d’Italia con una giornata d’anticipo, e Roma e Napoli motivate dalla corsa per evitare i preliminari di Champions, fino al gong dell’ultima giornata, appare tutt’altro che un’eresia.
9 furono i punti che separarono Juventus e Napoli lo scorso campionato, con gli azzurri campioni d’Inverno, ma che mollarono alla fine. Fu addirittura di 17 punti la distanza fa Juventus e Roma l’anno prima, e nel 2013-14 i bianconeri, con il punteggio record di 102 punti, chiusero l’era Conte sempre a 17 punti sui giallorossi, fermi a 85. Nel 2012-13 furono 9 i punti che separarono i bianconeri e il Napoli, secondo a fine campionato. Per trovare un distacco simile o uguale a quello che separerà la Juventus dalla seconda in classifica quest’anno, bisogna risalire al 2011-12: bianconeri campioni d’Italia a 84 punti, Milan secondo a 80.
Erano sei anni, ovvero dall’inizio dell’era bianconera che verrà consacrata quest’anno con il sesto scudetto di fila, che non c’era un distacco così esiguo tra i campioni d’Italia e gli inseguitori. E mai Roma e Napoli, nelle vesti di anti-Juve, erano state così vicine, come accadrà in ogni caso quest’anno.
Solo un questione statistica? Solo l’appannamento di una Juventus impegnata su tre fronti, e che manca l’appuntamento con la vittoria in campionato ormai da tre partite? Forse. Ma i bianconeri furono impegnati in Champions e Coppa Italia fino alla fine, come da motto, anche due anni fa. Quando chiusero 17 punti avanti. Che proprio quest’anno, con un’estate vissuta attraverso una faraonica campagna di rafforzamento bianconera, tale da annicchilire le velleità di Roma e Napoli (curiosamente capaci di rinforzare la diretta concorrente), proprio dopo l’estate nella quale in assoluto il futuro scudetto bianconero era sembrato certo come non mai, giallorossi e azzurri debbano vivere di rimpianti?
Era stata l’estate di Pjanic e Higuain, e il campionato era cominciato con la certezza che i margini per renderlo incerto si fossero ancora di più assottigliati, a fronte di una tirannide juventina ancora più lapidaria. I numeri sembrano dire che la differenza tra Juventus, Roma e Napoli possano invece averla fatta i particolari, molto più di quanto non fosse lecito aspettarsi.