Settantuno anni e nessuna voglia di smettere, così il tecnico rumeno Mircea Lucescu sta vivendo la sua ennesima avventura professionale, alla guida dello Zenit San Pietroburgo, da veterano primatista in Europa della categoria allenatori.
Dopo essere stato un valido attaccante nella carriera da calciatore, alla fine degli anni'70 ha cominciato a dedicarsi a quella da allenatore, restando in Romania fino al 1990 e ricoprendo anche il ruolo di CT per cinque anni.
Nella stagione 1990/1991 è il vulcanico patron Anconetani a sceglierlo per guidare il Pisa in serie A, ma alla fine del campionato i toscani retrocedono in serie B, così nella stagione seguente Lucescu passa al Brescia e conquista subito la promozione in serie A, lanciando un giovane Maurizio Ganz come cannoniere della squadra.
La sua esperienza con le rondinelle durerà fino alla metà degli anni novanta con risultati alterni, quindi nel campionato 1996/1997 diventa allenatore della Reggiana neopromossa in serie A, ma l'avventura emiliana sarà infausta e priva di soddisfazioni.
L'ultima esperienza italiana è quella targata Inter nella stagione 1998/1999, a chiusura di un decennio circa che lo ha legato al nostro calcio, prestazioni alterne con i nerazzurri in una formazione nella quale spiccano Pagliuca, Zamorano, Djorkaeff e Roberto Baggio, ma purtroppo i risultati non sono all'altezza delle grandi aspettative.
Lucescu lascia così l'Italia e fa ritorno al suo paese per guidare il Rapid di Bucarest ed è subito trionfo, con la conquista del titolo nazionale, che riporta il suo nome alla ribalta del calcio europeo e così arrivano le sirene turche a convincerlo.
Dal 2000 al 2004 trascorre quattro stagioni importanti in Turchia, guidando due squadre blasonate come il Galatasaray ed il Besiktas, vincendo uno scudetto con entrambe e lasciando il marchio di fabbrica.
A seguito di questo periodo vincente della sua carriera, nella stagione 2004/2005 riceve una proposta economica importante dallo Shakhtar Donetsk, prestigioso club ucraino che ambisce ad imporsi a livelli eccelsi.
Mircea Lucescu sposa il progetto ed inizia così il rapporto più intenso della sua carriera da allenatore, dodici stagioni alla guida dello Shakhtar Donetsk, nelle quali fa incetta di trofei ed ottiene grandi soddisfazioni professionali.
Otto titoli nazionali, sei coppe di Ucraina e 7 supercoppe nazionali sono il suo bottino finale alla guida dello Shakhtar, numeri eloquenti e che ci indicano la bontà del lavoro svolto da Lucescu.
Dopo la fine del lungo rapporto, nell'estate da poco conclusa arriva la chiamata dello Zenit di San Pietroburgo, una nuova sfida nel club dove per diverse stagioni ha lavorato mister Luciano Spalletti, prima di fare ritorno a Roma.