Nella scorsa stagione l’Empoli espugnò il Maradona in una delle gare per il Napoli più maledette dello scorso campionato. Praticamente, subendo una sola azione offensiva e sprecandone un numero imprecisato. Organico ridotto da una serie di infortuni e cenni di una crisi che sarebbe scoppiata in un finale di stagione in cui i partenopei avrebbero sprecato più volte l’occasione di inserirsi nella lotta scudetto, se non addirittura di poterlo vincere.

I toscani nelle ultime uscite col Napoli hanno saputo rappresentare tutte le difficoltà che nella scorsa stagione Spalletti non è riuscito a correggere con continuità. E anche se quest’anno sembrano non esserci tracce di quelle scorie legate a sistemi di gioco logori e difetti atavici, la partita con l’Empoli richiama inevitabilmente delle cattive suggestioni. 

Gli uomini di Zanetti navigano in acque abbastanza tranquille, con un vantaggio di 8 punti sulla terzultima e reduci dalla vittoria per 1-0 sul Sassuolo. Successo che ha consentito ai toscani di agganciare il gruppo di squadre attualmente al riparo dalla zona retrocessione. Inoltre, gli empolesi hanno già dimostrato di saper mettere in difficoltà squadre di alta classifica. Lo stesso Milan in Toscana ha dovuto faticare molto per avere ragione di un avversario che non rinuncia a giocare e a proporre i suoi schemi al di là del tipo di avversario che si trova davanti.

Il 4-3-1-2 assicura sia la fase offensiva che quella difensiva, grazie ai ripiegamenti del trequartista e alla mobilità delle due punte. Marin, abituato a muoversi tra le linee, è il punto di riferimento della manovra a centrocampo, mentre Parisi e Stojanovic a Napoli dovrebbero avere il compito di svolgere il lavoro sulle corsie esterne, soprattutto in fase di copertura. Ismailj e Luperto sono i due centrali di difesa che avranno il compito di affrontare le punte del Napoli. In mediana Bandinelli è l’elemento che non disdegna tentativi offensivi, mentre in attacco Zanetti è solito alternare l’utilizzo di Lammers, Destro e Satriano

Spalletti dovrà calcolare una formazione equilibrata anche in prospettiva Udinese. Le ultime giornate prima della sosta mondiale saranno giocate in pochi giorni e il Napoli è reduce da due gare (Liverpool e Atalanta) molto impegnative sul piano atletico. Non è da escludere un ballottaggio tra Ostigard e Juan Jesus, così come Mario Rui potrebbe giocare al posto di Olivera. A centrocampo Ndombele potrebbe tornare titolare, mentre in attacco Kvara (ancora dolorante e tenuto a riposo in via precauzionale) non sarà disponibile ed Elmas si tiene pronto. Sulla corsia di destra solita alternanza tra Politano e Lozano e in attacco sia Simeone che Raspadori si tengono pronti qualora Spalletti dovesse scegliere quest’ultimo sulla corsia di sinistra oppure davanti in posizione centrale. Ovviamente Osimhen rimane la prima scelta come prima punta. 

Napoli-Empoli è la prima delle due gare casalinghe che per il Napoli possono significare completamento del percorso di questa prima parte di stagione con grande continuità. I toscani godono di una classifica che non li mette in condizioni mentali sfavorevoli. Ecco che una maggiore tranquillità degli avversari mette davanti al Napoli la necessità di liberarsi di quelle cattive suggestioni.