Che abbiate vinto o perso al fantacalcio, c'è un minimo comune denominatore: l'ultimo campionato di Serie A è stato un'autentica gioia per gli occhi. Lo testimoniano numeri da capogiro: 1123 gol realizzati nelle 38 giornate disputate, davanti ai 1118 della Liga, costretta a chiudere con una medaglia d'argento nonostante Barcellona e Real Madrid siano state, insieme con il Monaco, le uniche a livello continentale a sfondare l'impressionante muro dei 100 centri. 

Con una spaventosa media di 2.96 marcature a incontro, il massimo torneo del Belpaese appena passato in archivio ha superato di ben 144 segnature quello dell'anno precedente. Il merito spetta soprattutto a Napoli e Roma, assolute protagoniste in termini di +3 con rispettivamente 94 e 90 gol totali (mentre nel 2016 chiusero a quota 80 e 83), ma anche a squadre che, numeri offensivi alla mano, si sono migliorate tantissimo: è il caso di Atalanta (da 41 a 62) e Torino (da 52 a 71). 

Ciò che però balza maggiormente agli occhi è la classifica marcatori. Dzeko, Mertens, Belotti, Higuain, Icardi e Immobile: sei giocatori oltre la fatidica quota delle 20 reti, l'ultima volta accadde nel 1998 (ed è successo solo in altre due circostanze, nel 1950 e nel 1951). Quasi tutti questi attaccanti hanno nettamente migliorato il proprio bottino di marcature rispetto a dodici mesi prima, con picchi clamorosi che chiamano in causa proprio i primi due: il bosniaco ne ha siglati 21 in più, il belga addirittura 23. Pensate che, alla fine dello scorso campionato, insieme avevano collezionato 13 centri: per rendere l'idea, gli stessi messi a referto quest'anno dal solo Falcinelli.

Unica isola infelice (in termini relativi, ovviamente): Gonzalo Higuain. Pensare di ripetere il record di 36 gol anche con la maglia della Juventus, all'interno di un sistema di gioco che fa della solidità (e non della prolificità sotto porta) la sua arma più pregiata, era francamente utopico. Si "accontenta" delle 24 reti, dodici in meno del 2016: in ogni caso, l'unico saldo in negativo tra i primi dieci marcatori del 2017. Tra questi, c'è un profilo che va trattato in maniera speciale. Ciro Immobile, nei primi sei mesi della passata stagione, era a Siviglia, un aspetto che lo rende ingiudicabile nel raffronto temporale. Nel suo piccolo, però, l'attaccante di Torre Annunziata ha comunque stabilito un invidiabile primato: con 23 centri ha migliorato il proprio record personale (22) ottenuto col Torino nel 2014, quando vinse la classifica cannonieri.

Restando in tema di bomber di razza (e non solo), c'è un'altra più ampia ed emblematica statistica che spiega bene il motivo di un così evidente aumento di reti complessive siglate. Nel 2016 i giocatori che chiusero con almeno 10 gol all'attivo furono 17 (Higuain, Dybala, Bacca, Icardi, Pavoletti, Salah, Eder, Ilicic, Maccarone, Belotti, Insigne, Kalinic, Thereau, Candreva, Gilardino, Mandzukic e Pjanic). Ora sono diventati addirittura 33: un aumento di quasi il 100%. Gli exploit di Gomez, Borriello, Keita e Callejon, le new-entry Simeone, Nestorovski e Schick, i miglioramenti di Quagliarella, Bernardeschi e Nainggolan: tutti preziosi ingredienti per una delle torte pallonare più deliziose che siano mai state sfornate in Italia.