Non si lotta solo per la Champions, Europa League, salvezza: ci sono ben 2 milioni e mezzo di buone ragioni per terminare il campionato al 10°posto invece che all’11°. Il motivo è racchiuso in due parole: quote incrementali. Vi starete chiedendo: di cosa parliamo? Bene, il tema è quello dei diritti televisivi, ma entriamo nel dettaglio: le quote incrementali rappresentano la percentuale che spetta ai club di serie A in base al loro piazzamento nella classifica finale.

Facciamo due conti: come riportato da Gazzetta dello Sport ed Eurosport , il ricavo netto derivante dai diritti tv per la stagione 2015-16 (anno in cui è partito il nuovo triennio) è stato di 924,3 milioni di euro, tolti gli oneri dovuti a Infront, i premi per la Coppa Italia, le spese, i contributi per la B e il paracadute di 60 milioni per le retrocesse. Nella stagione precedente (2014-15), invece, il ricavo al netto delle spese era stato di 809 milioni. Da un anno all'altro c'è stato un aumento del 20% dei ricavi, una differenza pari a 115,3 milioni di euro.

Ma come usare questo “plusvalore? Dopo tante riunioni e conflitti tra le cosiddette “grandi” e le “medio-piccole”, si è deciso di ripartire così la somma: 46,1 milioni si vanno a sommare ai 323,6 (circa il 40% del totale) suddivisi annualmente in parti uguali in base alla Legge Melandri. Dunque 323,6+46,1= 369,7 milioni, da dividere equamente tra le 20 squadre di serie A (circa 18 milioni e mezzo a testa). Tolti quei 46.1 milioni ne restano 69,2 milioni, cifra che si è deciso di suddividere in base al piazzamento in campionato. Ecco le quote incrementali: il 15% a testa per prima, seconda e terza; il 10% per quarta, quinta e sesta; l’8% per la settima; il 7% per l’ottava; il 5% per nona e decima. Per chi arriva dall’11° al 17°posto, invece, andrà soltanto 1 milione di euro. Vediamo lo schema riassuntivo:

POSIZIONE FINALEQUOTA PERCENTUALEPREMIO IN MILIONI DI EURO
15%10.38 milioni
15%10.38 milioni
15%10.38 milioni
10%6.92 milioni
10%6.92 milioni
10%6.92 milioni
8%5.54 milioni
7%4.84 milioni
5%3.46 milioni
10°5%3.46 milioni
11° - 1 milione
12° - 1 milione
13° - 1 milione
14° - 1 milione
15° - 1 milione
16° - 1 milione
17 - 1 milione

Ecco spiegati i 2 milioni e mezzo di differenza tra il 10° e l’11° posto ed ecco perché molte gare da qui a fine stagione si caricano di un significato ancora maggiore. Ma chi può occupare le ultime caselle disponibili? Guardando la classifica sono addirittura 8 le squadre in corsa per il 9° e il 10° posto, occupati ora da Sampdoria (44 punti) e Torino (41 punti): abbiamo Chievo Verona, Udinese, Cagliari, Bologna, Sassuolo e Genoa, sebbene ci siano ben 15 punti di differenza tra le due genovesi, un gap difficilmente colmabile in otto gare. Vediamo ora il calendario delle otto squadre, con in maiuscolo le sfide da giocare in casa.

SQUADRAPUNTI31a32a33a34a35a36a37a38a
Samp 44 (9°)FIORENsassuoloCROTONEtorinoLAZIOCHIEVOudineseNAPOLI
Torino 41 (10°)cagliariCROTONEchievoSAMPjuventusNAPOLIgenoaSASSUO
Chievo38juventuscagliariTORINOgenoaPALERMOsampROMAatalanta
Udinese37GENOAnapoliCAGLIARIbolognaATALANcrotoneSAMPinter
Cagliari35TORINOCHIEVOudinesePESCARAnapoliEMPOLIsassuoloMILAN
Bologna34ROMApalermoatalantaUDINESEempoliPESCARAmilanJUVENTUS
Sassuolo31atalantaSAMPNAPOLIempoliFIORENinterCAGLIARItorino
Genoa29udineseLAZIOjuventusCHIEVOINTERpalermoTORINOroma

Dalla tabella sembra il Cagliari la squadra con il cammino più semplice: avrà Torino e Chievo in casa propria e come uniche "big" il Napoli alla 35a e il Milan all'ultima giornata, a giochi forse già conclusi. Molto duro, invece, il cammino del Genoa, che dovrà vedersela con Lazio e Inter in casa, ma soprattutto con Juventus e Roma in trasferta, due gare da bollino rosso. Al netto di ciò, Samp e Torino sembrano le due vere favorite, visto il vantaggio accumulato, il gioco espresso e la sete di gol dei propri bomber. 

Riusciranno Belotti e Schick a far felici Cairo e Ferrero