Bruno Giordano ne segnò uno che a Bergamo disse la parola giusta al momento giusto. I gol a Bergamo per il Napoli hanno saputo significare frangenti decisivi. Adesso che Atalanta-Napoli si presenta addirittura come lo scontro diretto al vertice, la partita assume un significato senza precedenti.

La classifica dice così. Lo dicono i numeri e i fatti. Lo dice il fatto che il Napoli si è presentato e ha perseverato come tutti sanno e un’Atalanta libera dalle coppe e da altri pensieri, se non quello taciuto di provare a raggiungere quello che nessuno pronuncia, ma che in casa nerazzurra può essere inseguito proprio perché la stagione non impone impegno alcuno se non quello di continuare a essere come si è sempre stati. Col Napoli la spensieratezza si trasformerà in una rivalità che la diplomazia d’occasione non basta a nascondere.

I partenopei hanno dalla loro un vantaggio sulle inseguitrici che in questi anni non si era ancora verificato. In un turno in cui a scontrarsi saranno pure Roma e Lazio, Inter e Juventus, la gara del Gewiss Stadium assume un valore potenzialmente enorme. Ecco che per il Napoli l’avvicinamento alla sosta mondiale potrebbe assumere i connotati di sprint e non di contenimento. 

Spalletti, ovviamente, non vorrà sentirne parlare. C’è da affrontare una tra le trasferte più difficili e ostili. E Kvara non ci sarà. Un problema muscolare alla schiena ha imposto prudenza al georgiano, che non partirà per Bergamo insieme ai compagni. Raspadori sembrerebbe essere l’indiziato numero uno per sostituirlo. Un cambio già sperimentato in altri momenti, con l’ex Sassuolo esterno a sostegno della prima punta. L’impego dell’attaccante azzurro sulla corsia di sinistra cambierebbe non tanto l’assetto tattico, ma certi movimenti sarebbero interpretati in maniera diversa da un calciatore che predilige muoversi o come prima punta o in linee intermedie. Tuttavia, Raspadori costituisce una certa garanzia, per qualità e rendimento tattico. 

C’è da vedere se l’allenatore del Napoli sceglierà Mario Rui oppure Olivera sulla fascia sinistra. Juan Jesus potrebbe rientrare al posto del collaudato Ostigard, mentre in mediana Zielinski dovrebbe giocare dall’inizio, con l’ipotesi Elmas (e in quel caso Raspadori partirebbe dalla panchina) affiancato a Osimhen e uno tra Politano e Lozano. L’assenza di Kvara orienta Spalletti anche a una diversa gestione dei cambi in gara. Anche se questo è un aspetto che sarà verificabile solo rispetto all’andamento della partita.

Gapserini dovrà rinunciare a Muriel, mentre dovrebbe essere pienamente recuperato Zapata. Così come De Roon. Lookman dovrebbe partire titolare, con Malinovskyi e Pasalic a supporto. La linea difensiva sarà composta dai tre centrali Toloi, Demiral e Djimsiti, mentre in mediana ci sono da sciogliere ancora alcuni dubbi. L’Atalanta potrebbe optare per un centrocampo folto e supportato dal lavoro degli esterni, sia per bloccare il lavoro degli esterni del Napoli che per consentire una più efficace interdizione su Lobotka e Anguissa. Gli atalantini vantano la seconda miglior difesa del campionato. Un rendimento registrato anche grazie a una fase difensiva a cui partecipa tutta la squadra anche attraverso un sacrificio tattico supportato da una certa capacità atletica. 

Al di là di ogni possibile pronostico, questa partita potrebbe tanto non sconvolgere nulla in classifica, quanto avere, invece, un peso e una consistenza significativi. Probabilmente, soprattutto per il Napoli.