Quest'Italia partita senza i favori del pronostico e uscita ai quarti ai rigori per mano della squadra nettamente più forte di tutte le altre, ha reso orgogliosi i propri tifosi. Nessun incanto, ma alla vigilia di questi Europei nessuno avrebbe pensato che gli azzurri avrebbero battuto nettamente Belgio e Spagna.

Merito del grande lavoro tattico e motivazionale di Conte che ha puntato molto sui giocatori che ha conosciuto nell'esperienza alla Juve più tanti uomini d'esperienza e ha saputo far fronte all'assenza dei due uomini di maggior qualità, Marchisio e Verratti. Il Conte che va al Chelsea è probabilmente un allenatore migliore di quello che arrivò sulla panchina azzurra due anni fa, ma all'Italia lascia poco.

L'unico problema è che Conte ha lavorato solo sul suo Europeo. In realtà sarebbe stato difficile fare diversamente, ma resta il fatto che di quest'Italia tra due anni resteranno solo il ricordo di una squadra che ha gettato il cuore oltre l'ostacolo e le immagini dei rigori di Zaza e Pellè. L'11 scelto dal tecnico di Lecce ha quasi finito i suoi colpi in canna, i più giovani erano le due ali e tra gli altri l'unico ad essere sotto i 30 era Bonucci, 29 anni.

Età a parte, Ventura dovrà lavorare per reinventare l'attacco, veramente povero. Per sue fortuna Insigne già c'è, al suo fianco potrà imporsi Belotti, che già con Ventura ha fatto bene al Torino. Poi c'è Lapadula, che l'anno prossimo guiderà l'attacco del Milan. Meno tragica la situazione in mezzo visto che ci saranno Verratti e Marchisio e c'è Florenzi.

In difesa è attesa l'esplosione di Rugani e Romagnoli, con Bonucci e forse Chiellini potrà essere una difesa degna dell'Italia. In porta è necessario inserire giovani alle spalle di Buffon: Sportiello e Donnarumma sono già pronti.

Grazie Conte per queste emozioni, ma il lavoro che dovrà fare Ventura sarà molto più impegnativo e che tu non hai saputo fare: creare un'Italia che duri più di due anni