Al Franchi riflettori puntati sul match di cartello dell’ultimo turno infrasettimanale della stagione. Settima contro quarta, reduci entrambe da due 0-0, Fiorentina e Lazio si affrontano per la 138esima volta in Serie A. Pioli sfida il proprio recente passato nel momento migliore della stagione (8 risultati utili consecutivi e ben 6 clean sheet). Simone Inzaghi, fuori dai giochi in Europa League, ha come obiettivo stagionale un posto nella prossima Champions League, Roma e Inter permettendo.

FORMAZIONI: nel 4-2-3-1 dei gigliati la sorpresa è Gil Dias, il cui innesto modifica lo schieramento ordito da Pioli. Panchina per Saponara. Nella difesa a 4 Milenkovic vince il ballottaggio con Laurini; a centrocampo conferme per Dabo e Eysseric, ne fa le spese Benassi che inizia dalla panca. Inzaghi non effettua alcun turnover, non risparmiando né De Vrij né l’acciaccato Immobile (alla diciottesima gara consecutiva). Dentro anche i sempre presenti Lucas Leiva e Luis Alberto. Nel riscaldamento si ferma Parolo, dentro Murgia.

PRIMO TEMPO: fischia Damato che è subito costretto a mettere mano al taccuino. Al 7’ su un lungo lancio dalla difesa, Immobile approfittando di un’indecisione tra Sportiello e Pezzella, calcia da posizione defilata verso la porta sguarnita e Sportiello, fuori dall’area di rigore, istintivamente respinge con le mani. Rosso sacrosanto approvato anche dal VAR. Pioli allora è costretto a togliere Eysseric e ad inserire il secondo portiere Dragowski. Passano 7 minuti e su un lancio del neo entrato Dragowski, Chiesa viene atterrato da Murgia, ultimo uomo. Rosso anche per il laziale. Dal calcio di punizione che ne segue, Veretout calcia un gioiello sotto il sette e porta in vantaggio la viola. Passano due minuti e De Vrij si vede respingere sulla linea un tiro a botta sicura da Pezzella. Non ci si ferma un attimo. Alla mezzora Biraghi scappa via a Felipe Luiz già ammonito che lo stende; ancora lavoro per Damato che grazia il brasiliano dalla doccia anticipata ma concede il rigore. Dal dischetto Veretout spiazza Strakosha e fa 2-0. La reazione della Lazio non si fa attendere: prima al 40’ su un calcio di punizione guadagnato da una percussione di Immobile, Luis Alberto trova un fantastico gol che non dà scampo al secondo portiere gigliato. Al 45’ è Caceres a trovare il gol del pareggio con un perfetto terzo tempo su assist da corner di Luis Alberto. Può bastare per un primo tempo folle.

SECONDO TEMPO: la ripresa inizia sugli stessi ritmi forsennati della prima frazione. Al 54’ Veretout, vero mattatore di serata, intercetta una pallaccia di Felipe Anderson per Lucas Leiva, salta secco il povero Luiz Felipe e fulmina per la terza volta Strakosha. Prima tripletta in Italia per il francese. Episodio dubbio all’ora di gioco, Immobile scappa via e viene atterrato da Pezzella, per Damato è rigore; ma il VAR lo annulla per fuorigioco di partenza del capitano biancoceleste su assist di Lucas Leiva. La Lazio non si scompone e con pazienza trova la due gol nel giro di 4 minuti. Prima Felipe Anderson si fa perdonare sfoderano un gran tiro dalla distanza, poi ancora Luis Alberto (sempre su assistenza di un puntuale Marusic) porta per la prima volta in vantaggio i biancocelesti. Nel convulso finale (7 minuti di recupero) con la Fiorentina che cerca il pari, arrivano i gialli per Chiesa e Luis Alberto (diffidato salterà la prossima), ma non arrivano i gol.

Partita folle, vinta dalla Lazio che è riuscita a rimontare per due volte lo svantaggio aggiudicandosi 3 punti fondamentali nella volata europea.