Un Cagliari in serata di grazia acuisce il momento di crisi dell'Inter di Spalletti. Alla Sardegna Arena finisce 2-1 con il gol da 3 punti di Pavoletti, dopo l'autogol di Perisic e il guizzo di Lautaro Martinez.

PRIMO TEMPO - Spalletti per dimenticare Firenze conferma per 10/11 la formazione, rilanciando il solo Asamoah al posto di Dalbert; Maran ritrova Joao Pedro e lo affianca a Pavoletti con Barella a supporto. L'inizio del Cagliari è veemente, con l'Inter che fa fatica a centrocampo a contenere il ritmo forsennato di Barella. Davanti ad Handanovic, però, Ionita e Pavoletti colpiscono a salve, mentre dall'altra parte al 12' Cigarini rischia un clamoroso rosso per doppia ammonizione, con Banti che lo grazia poco prima del commovente ricordo per Davide Astori. I padroni di casa ripartono alla grande e Pavoletti chiama Handanovic alla respinta difettosa, con Skriniar che lo salva dal tap-in di Joao Pedro. Sul fronte offensivo interista, è Nainggolan a cercare di illuminare, ma Ceppitelli e compagni soffrono poco. E' proprio il capitano rossoblù a risultare decisivo anche nell'area avversaria, planando su un cross di Cigarini e provocando la deviazione determinante di Perisic nella propria porta. L'Inter accusa il colpo e poco dopo rischia sull'inzuccata di Joao Pedro, innescato da un gran cross di Pellegrini. Handanovic si riscatta dell'errore precedente respingendo a mano aperta, con Faragò che a porta vuota spara alto. I sardi non smettono di spingere sull'acceleratore, ma vengono freddati da un'azione improvvisa targata Nainggolan-Lautaro: assist del belga e colpo di testa dell'argentino, che brucia Ceppitelli e la mette sotto le gambe di Cragno. I ragazzi di Maran non si abbattono, anzi, ritornano subito avanti nel risultato con una magia di Pavoletti, che di destro (terzo gol non di testa del suo campionato) trasforma in oro un bel cross di Srna, fulminando Handanovic sul suo palo per il decimo gol in questa serie A.

SECONDO TEMPO - Il Cagliari riesce a mantenere inalterata l'intensità anche a inizio ripresa, con l'Inter che fatica a costruire la manovra e a impensierire Cragno, che però si dimostra reattivo quando serve respingendo un tiro troppo centrale di Politano e poi immolandosi su un tocco ravvicinato di Lautaro Martinez. Il Cagliari nonostante il doppio rischio corso continua a fare la voce grossa e a tenere sotto scacco l'Inter con la grinta e la fisicità. Spalletti prova la carta Borja Valero al posto di Vecino, con Maran che risponde inserendo Bradaric per Cigarini, anche se la musica non sembra cambiare. Al minuto 75 i padroni di casa finiscono fisiologicamente la benzina e abbassa drasticamente il baricentro, riuscendo però a far muro sui tentativi da fuori di Nainggolan. Ci prova anche Lautaro di testa, ma la palla finisce fuori, sebbene non di molto. L'Inter prova a fare breccia nel muro sardo, ma è Borja Valero prima a sprecare dopo aver fatto sedere Ionita e Cragno poi a superarsi (con l'aiuto del palo) sul destro di Lautaro armato, tanto per cambiare, da Nainggolan. Spalletti prova il tutto per tutto con la carta Ranocchia attaccante, ma è ancora il Cagliari a squillare. Skriniar completa la sua serata terribile stendendo ingenuamente in area Despodov, entrato al posto di Joao Pedro. Rigore solare che Barella spara alle stelle vanificando il possibile 3-1. Conta solo per le statistiche, perché gli uomini di Maran riescono a portare a casa l'intera posta in palio, vincendo 2-1 e ipotecando la salvezza, mentre l'Inter frena ancora e domani guarderà Milan-Sassuolo con il timore dell'imminente sorpasso.

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