
Il salvataggio su Rebic nel finale gli vale un voto più che sufficiente. Non può nulla sulla testata perfetta di Baschirotto.
Il salvataggio su Rebic nel finale gli vale un voto più che sufficiente. Non può nulla sulla testata perfetta di Baschirotto.
Il salvataggio su Rebic nel finale gli vale un voto più che sufficiente. Non può nulla sulla testata perfetta di Baschirotto.
Gara senza infamia e senza lode: tiene uno spento Tete Morente ed è presente nell'accompagnare la catena di destra.
Gara senza infamia e senza lode: tiene uno spento Tete Morente ed è presente nell'accompagnare la catena di destra.
L'unica sostituzione di Tudor che va a buon fine. Lo squillo principale della Juve nel secondo tempo porta la sua firma.
L'unica sostituzione di Tudor che va a buon fine. Lo squillo principale della Juve nel secondo tempo porta la sua firma.
Prova sufficiente, ma macchiata dalla distrazione in marcatura su Baschirotto: un qualcosa che costa un finale di tensione per la Juve, dopo una gara dominata.
Prova sufficiente, ma macchiata dalla distrazione in marcatura su Baschirotto: un qualcosa che costa un finale di tensione per la Juve, dopo una gara dominata.
Detta i tempi della sua Juve, gestendo la palla con saggezza e precisione. In difesa è sempre presente sulle linee di passaggio avversarie.
Sottotono, svogliato e sbilenco nelle conclusioni e nei cross. Subentra in maniera insufficiente.
All'occasione anche terzino, come già apprezzato con Allegri e Thiago Motta. L'americano c'è sempre, soprattutto nelle pieghe della partita.
All'occasione anche terzino, come già apprezzato con Allegri e Thiago Motta. L'americano c'è sempre, soprattutto nelle pieghe della partita.
All'occasione anche terzino, come già apprezzato con Allegri e Thiago Motta. L'americano c'è sempre, soprattutto nelle pieghe della partita.
Una prestazione da 7 pieno, macchiata dal quasi-assist a Rebic nel finale. Ispira le due reti bianconere, domina e straripa a centrocampo. Quando cala lui, cala anche la Juventus.
Una prestazione da 7 pieno, macchiata dal quasi-assist a Rebic nel finale. Ispira le due reti bianconere, domina e straripa a centrocampo. Quando cala lui, cala anche la Juventus.
Una prestazione da 7 pieno, macchiata dal quasi-assist a Rebic nel finale. Ispira le due reti bianconere, domina e straripa a centrocampo. Quando cala lui, cala anche la Juventus.
Inserimento a fari spenti e sinistro chirurgico. Non indossa più la maglia dell'Atalanta, ma per 60' si è rivisto il calciatore ammirato nel 2024. Tudor lavora per rilanciarlo e i frutti iniziano ad arrivare.
Inserimento a fari spenti e sinistro chirurgico. Non indossa più la maglia dell'Atalanta, ma per 60' si è rivisto il calciatore ammirato nel 2024. Tudor lavora per rilanciarlo e i frutti iniziano ad arrivare.
Arcigno e sempre sulle caviglie di Krstovic e Rebic. Gestisce il primo, annulla il secondo: è il nuovo centro matematico della difesa bianconera.
Arcigno e sempre sulle caviglie di Krstovic e Rebic. Gestisce il primo, annulla il secondo: è il nuovo centro matematico della difesa bianconera.
Entra e lo fa malissimo: molle e sbiadito, impiega poco a far rimpiangere il sostituito Gonzalez. Insufficiente.
Entra e lo fa malissimo: molle e sbiadito, impiega poco a far rimpiangere il sostituito Gonzalez. Insufficiente.
Due assist e tanta voglia di ritrovare il +3: il serbo torna a brillare. Come per Koopmeiners, gli effetti della cura Tudor iniziano a vedersi.
Finalmente in palla e sulle gambe, l'argentino brilla sulla destra. Ispirato e pericoloso, gli manca solo il bonus. In difesa, però, per poco non concede il +3 a Krstovic per una leggerezza.
Finalmente in palla e sulle gambe, l'argentino brilla sulla destra. Ispirato e pericoloso, gli manca solo il bonus. In difesa, però, per poco non concede il +3 a Krstovic per una leggerezza.
Subentra senza mai lasciare il segno. O meglio, rischia di lasciarlo nel finale e far felice il Lecce: la palla regalata a Pierret per poco non ispira il 2-2 in contropiede dei salentini.
La sua rete è il gioiello della serata. Nel secondo tempo cala leggermente, ma il primo è sontuoso: ispirato, imprendibile e mai domo. È il diamante di questa Juve.
La cura Tudor inizia a dare i suoi frutti, ma la convalescenza è ancora lì, sotto gli occhi di tutti. Il finale da spauracchio cancella solo in parte una gara dominata e giocata in maniera sontuosa per 87', con qualità e divertimento.
La cura Tudor inizia a dare i suoi frutti, ma la convalescenza è ancora lì, sotto gli occhi di tutti. Il finale da spauracchio cancella solo in parte una gara dominata e giocata in maniera sontuosa per 87', con qualità e divertimento.
Senza colpe sulle due reti juventine, è presente quando chiamato in causa.
Si limita al compitino, ma ci mette grinta e iniziativa. Migliora l'impatto sulla fascia destra rispetto a Gallo e conquista il 6.
Sempre in sofferenza contro Nico Gonzalez, non era facile uscire dallo Stadium con un 6 pieno.
Grosse responsabilità sulla rete di Koopmeiners, altre più sfumate su quella di Yildiz. La rete nel finale acconcia un voto che sarebbe potuto essere molto più severo.
Doppia e cruciale chiusura nel primo tempo, un secondo poi giocato in maniera esemplare su Vlahovic e sull'ectoplasmico Kolo Muani.
La sua gara dura soli 10' per un infortunio, ma bastano per un doppio svarione da sottolineare con la matita blu. Il primo sulla rete di Koopmeiners (troppo molle sull'assistman Vlahovic) e poi una goffa respinta qualche minuto più tardi, che quasi concede il raddoppio alla Juve.
Subentra all'infortunato Jean, ma la personalità c'è tutta. Il suo esordio in Serie A conta due chiusure provvidenziali su Vlahovic e Koopmeiners, a margine di una prestazione più che sufficiente.
In costante difficoltà sulla destra, la catena mancina della Juventus lo supera a piacimento.
Duello con Thuram stra-perso dall'ex Salernitana, impreciso anche quando chiamato ad impostare.
Intuizione di Giampaolo nel finale, si ritaglia giusto il tempo dell'assist che riapre la partita. Piede sempre educato.
Intuizione di Giampaolo nel finale, si ritaglia giusto il tempo dell'assist che riapre la partita. Piede sempre educato.
Sempre presente, si arrangia come può contro Thuram e Locatelli. Nel finale viene fuori con qualità nell'assedio disperato del Lecce.
Tenuto a bada da Kalulu, non entra mai nel vivo del gioco. Compare solo nei titoli di coda di questa partita.
Tenuto a bada da Kalulu, non entra mai nel vivo del gioco. Compare solo nei titoli di coda di questa partita.
Prima di Baschirotto, capita a lui la palla del 2-1 per il Lecce. Prestazione incolore, macchiata anche dall'errore a tu-per-tu con Di Gregorio.
Prima di Baschirotto, capita a lui la palla del 2-1 per il Lecce. Prestazione incolore, macchiata anche dall'errore a tu-per-tu con Di Gregorio.
Un palo colpito, una conclusione parata ed un duello sempre acceso con Renato Veiga. Lascia il campo all'intervallo per un problemino fisico, ma è il più pericoloso dei suoi.
Poca efficacia e qualche tocco di troppo, in una gara dove serviva più pragmatismo e incisività nelle ripartenze. Sufficienza lontana.
Poca efficacia e qualche tocco di troppo, in una gara dove serviva più pragmatismo e incisività nelle ripartenze. Sufficienza lontana.
Veloce e acceso, subentra bene e nel finale rischia la cavalcata decisiva per il 2-2. Il suo contatto allo scadere con la difesa della Juventus fa ancora gridare vendetta a Giampaolo.
Consapevole dei limiti del suo Lecce, prova come può a tirare fuori un punto da Torino. Il divario di qualità non rende giustizia ad un piano gara stravolto anche dall'infortunio di Jean.
Consapevole dei limiti del suo Lecce, prova come può a tirare fuori un punto da Torino. Il divario di qualità non rende giustizia ad un piano gara stravolto anche dall'infortunio di Jean.