Il 17 ottobre. Fino ad ora gli sportivi più appassionati e amanti dell'epica lo ricordano per il pugno alzato, in segno di protesta, dei medagliati statunitensi nella finale dei 200 mt ai giochi di Città del Messico (1968). Pochi ricorderanno il nome dei due protagonisti: Tommie e Carlos (tenete a mente quest'ultimo, avrà un ruolo nella nostra storia). Quello che quasi nessuno sa è l'evento consumatosi alle 8.17 di lunedì 17 ottobre 2016:
"Vincenzo ha abbandonato".
Il nome è di fantasia ma non casuale: il significato è "Vincente", "Vincere il male" per i cristiani.
Ma riavvolgiamo il nastro:
Dieci fantallenatori, una lega, 9 testimoni oculari, un eroe, un gruppo di whatsapp, tanta ignoranza, qualche imprecazione, molti copiosi pianti. Vincenzo, per la sesta del campionato di lega, schiera un tridente agguerrito: Bacca- Maccarone- Immobile. Siede in panchina un tal Dzeko. Quello che paghi 80 e si squaglia. Quello che paghi 15 e ne fa 7 in 8 giornate. Iniziate ad intuire la natura del dramma..La domenica pomeriggio scorre placidamente tra insulti e provocazioni fino alle 16.30 circa quando Martusciello butta nella mischia Big Mac Maccarone. Iniziano le imprecazioni. Poi l'imponderabile. Un ragazzo colombiano, di Puerto Colombia, a un'Italia di distanza da Città del Messico. Di nome Carlos. Un caso? Non credo.
Ore 22.39.
È entrato da 6'. Si trova davanti all'area del Chievo Verona. Lascia partire una conclusione imbarazzante. Dainelli si ricorda però di quella sua vacanza in Colombia... Crede nel karma, vuole rimediare. Devia la palla. La indirizza nell'angolo opposto della porta difesa da Sorrentino (ca**o, il mio portiere!). Bacca gol. Non gol. Voto. Non voto.
Ci addormentiamo con il dubbio e le litanie di Vincenzo. Tutti sappiamo e senza voler infierire gli annunciamo il 6,5 che vedrà apparire il mattino seguente.
Arriva il lunedì. Di solito procede sonnacchioso e fatalista. Ma il posticipo e Bacca tengono alta l'attenzione e la tensione. L'avversario di Vincenzo alle 7.27 comunica l'ovvio, con quel tanto di morigerata soddisfazione. Seguono alcuni commenti di "solidarietà". Zero sbeffeggi. Al massimo qualche kilt alzato a mostrare le natiche stile William Wallace davanti all'esercito inglese. Ma nulla più. Nell'aria c'è però un'atmosfera strana, Vincenzo si sveglia dimentico del suo nome (di fantasia). Poggia il piede sbagliato giù dal letto e si alza Perdenzio. A quel punto non c'è più nulla da fare. Volano le maledizioni al karma, alle scie chimiche, al Bilderberg, a voi. Sì, a voi pagellari della domenica.. "Non si è mai visto che qualcuno prenda voto giocando 7 cazzo di minuti". Ed è un fiume in piena. Un fiume di dolore, pianti e rabbia per i torti subiti.
Alle 8.17 una scritta blu colpisce quindi il cuore dei nove amici:
"Vincenzo ha abbandonato".
C'è chi piange. Chi spera in un ritorno. Chi si lascia andare a severi giudizi. Chi si veste per andare al lavoro con una fascia nera al braccio. Non sappiamo se Vincenzo tornerà. Speriamo però possa leggere questo racconto. Ripensare alla sua decisione. Se non dovesse tornare a noi piace pensarlo in qualche villaggio del terzo mondo, con il pugno alzato in un guanto nero a gridare il suo NO alle ingiustizie. Come Tommie Smith e Jhon Wesley Carlos (Bacca) prima di lui. Chi dimentica è complice.
Davide - La mia Lega Fantagazzetta
Hai anche tu un #Fantaracconto che vorresti veder pubblicato su Fantacalcio.it?
La tua asta è alle porte, o hai un aneddoto stagionale da volerci raccontare? Mandaci la tua storia, le foto, i video, e tutto ciò che reputi utile per poterti vedere protagonista di Fantagazzetta: i #Fantaracconti migliori verranno pubblicati sul sito e sulle nostre pagine social!
Invia il tutto via mail ad a.devuono [@] fantacalcio.it, e non dimenticarti di linkare all'interno della mail la tua Lega Fantagazzetta. I migliori verranno selezionati e pubblicati!