Qualche settimana fa ci eravamo già occupati di analizzare quali fossero, nei cinque maggiori campionati europei, i calciatori a cui più spesso viene affidato il compito di costruire la manovra. Oggi, invece, sulla falsa riga di quanto fatto illo tempore, ci si concentrerà non più sul singolo ma sul collettivo, andando a valutare quali sono le squadre che effettuano il maggior numero di passaggi (sia corti che lunghi, tenendo presente che il rapporto fra questi due dati può variare da 1:4 ad 1:15, a seconda dell'imprinting tattico delle varie formazioni). 

Cominciando, come al solito, dalla Serie A, non sorprende affatto trovare il Napoli al primo posto della classifica con la bellezza di 679 passaggi corti per partita. Dietro agli azzurri si trovano Juventus (522), Inter (504) e Milan (464, con un picco nella prima parte di stagione, sotto la guida tecnica di Montella). Particolarmente interessante è poi il dato relativo al rapporto fra lanci lunghi e passaggi corti, abbondantemente oltre quota 12 per il Napoli e mediamente compreso fra 7 ed 8 per le altre big del campionato. La squadra che meno si affida ai passaggi lunghi è l'Inter di Luciano Spalletti, ultima a quota 50 passaggi per partita, subito dopo il solito Napoli a quota 54, mentre le squadre che più ricorrono a questo tipo di soluzione sono Verona, Cagliari e Sassuolo, tutte a quota 71. Nota a margine per il Benevento, addirittura dietro la Juve per passaggi lunghi a partita (59 a 62): i sanniti, nonostante gli scarsi risultati, hanno comunque provato a giocarsela spesso e volentieri palla a terra.

La Premier League è il regno di Pep Guardiola, inventore del tiki-taka in accezione moderna, e del suo Manchester City, primo in classifica e migliore squadra d'Europa per numero di passaggi corti a partita (697). I Citizens si affidano ancor meno del Napoli ai passaggi lunghi, solo 48 a partita, con un rapporto passaggi corti/passaggi lunghi di 14,5. Anche l'Arsenal di Arsene Wenger, ormai prossimo a lasciare la panchina dei Gunners dopo tantissimi anni di guida tecnica, fa piuttosto bene in termini di passaggi corti (582), piazzandosi subito prima del Liverpool (537) di Klopp, squadra che, a differenza di altre big, non disdegna neanche qualche soluzione a lungo raggio (65 lanci a partita) per poter scatenare in campo aperto tutta la velocità del suo devastante terzetto offensivo. Piuttosto bilanciate sono invece le idee di gioco di Antonio Conte (506 passaggi corti e 58 passaggi lunghi a partita) e di Jose Mourinho (462 e 63, con una squadra quindi più reazionaria e votata al gioco di posizione), acerrimi nemici sulle panchine di Chelsea e Manchester United.

Questo gol, di qualche stagione fa, realizzato dall'Arsenal contro il Norwich, rappresenta l'ideale massimo, in termini di realizzazione, di ogni allenatore ossessionato dal possesso palla.

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Nonostante sia da molti considerata tutt'oggi la patria del calcio moderno, in Liga il numero di passaggi corti a partita è mediamente più basso rispetto alla Premier League, che, ad oggi, si prefigura come il campionato dove il maggior numero di squadre cerca di costruire l'azione palla a terra partendo dalle retrovie. Solo il Barcellona ed il Real Madrid, rispettivamente a quota 593 e 539 passaggi corti a partita, superano la soglia dei 500. Alle loro spalle si trova il Betis Siviglia (470), piacevole sorpresa di stagione, subito davanti ai cugini del Siviglia (451, con la mano di Montella piuttosto visibile). L'Atletico Madrid, esponente più importante di una filosofia calcistica che si pone in netta controtendenza rispetto al tiki-taka (il cosiddetto Cholismo), è addirittura nono in classifica per passaggi corti (392). In Spagna, inoltre, si trova la squadra che più abusa dei lanci lunghi in Europa: è l'Eibar, che ne prova oltre 94 a partita. 

Bayern Monaco (588) e Borussia Dortmund (501), alla stregua di quanto visto in Spagna, sono le uniche squadre a scollinare quota 500 passaggi corti a partita in Bundesliga, seguiti da Lipsia (449) e Bayern Leverkusen (443). Il trend è piuttosto chiaro: in quasi tutti i campionati, con le dovute eccezioni rappresentate dall'Atletico Madrid di turno, le squadre che maggiormente riescono a tenere il pallino del gioco in mano, anche con passaggi piuttosto sterili (il dato dovrebbe essere incrociato, per completezza d'informazione, con il numero di passaggi effettuati nelle varie zone di campo), sono quasi sempre quelle che alla fine riescono ad issarsi nelle zone nobili della classifica.

Concludendo il giro dei campionati, in Ligue 1 non poteva non esserci il PSG in testa alla classifica (grossomodo i parigini sono stati, come collettivo o come singoli, in testa a quasi tutte le classifiche di rendimento francesi), con i suoi 614 passaggi a partita, terza squadra in Europa dopo City e Napoli. Dietro il PSG troviamo il Nizza di Mario Balotelli a quota 531, subito davanti a Lione (466) e Marsiglia (457). Con soli 41 passaggi lunghi a partita, la squadra di Emery è inoltre quella che meno usufruisce di questa soluzione tattica in Europa: del resto, almeno in campionato, può permettersi quasi sempre di entrare col pallone in porta. 

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.