Perdere un pallone in una zona nevralgica di campo può essere sanguinoso, ed il responsabile dell'errore spesso si vede appioppare, oltre agli improperi di tifosi ed allenatore, dei voti piuttosto bassi al termine dell'incontro. La tendenza di alcuni movimenti calcistici europei ad un pressing forsennato in determinate fasi della partita ha portato, negli ultimi anni, ad un incremento del numero di palloni persi (e quindi anche recuperati) piuttosto consistente. Tra quelli che meno hanno giovato di questo andazzo collettivo vi sono sicuramente diversi calciatori piuttosto innamorati del pallone, avvezzi a qualche tocco di troppo ed esposti quindi fisiologicamente ad un numero di palle perse e brutti controlli decisamente superiore alla media, entrambe voci statistiche piuttosto penalizzanti ai fini del voto complessivo. 

In Serie A, la centralità del gioco di Sergej Milinkovic Savic all'interno del sistema Lazio è evidente, oltre che dal numero di gol ed assist, anche dal numero di palle perse: con 2.3 a partita (fonte dati Opta), il serbo è quello che fa peggio di tutti assieme a Gonzalo Higuain, punta di diamante della Juventus avviata al settimo scudetto consecutivo, e Simone Verdi, appena tornato in campo dal recente infortunio. Sergej è in testa anche alla classifica dei controlli sbagliati per partita, con 3.3 errori di media, dato quasi sorprendente se si considera la tecnica eccelsa del biancoceleste. La brutta stagione del "Gallo" Andrea Belotti si vede anche dai suoi 3 controlli errati a partita, mentre in cima alla classifica sia per palle perse che per controlli sbagliati troviamo anche Duvan Zapata (rispettivamente 2.2 e 2.6 a partita), che non riesce ancora a far valere sempre il fisico poderoso e paga troppo la carenza tecnica sul primo controllo. 

In Liga è Lionel Messi colui che si fa strappare più palloni dagli avversari (ben 3.5 a partita), come del resto era anche prevedibile vista l'enorme mole di gioco che passa per i suoi piedi e la volontà costante di puntare l'avversario per lasciarlo secco sul posto. Dietro di lui Angel Correa e Pione Sisto a 2.5 e 2.4 possessi persi a partita, mentre i dati sul numero di controlli errati mostrano un gran numero di calciatori attorno ad un valore oscillante fra i 2.5 e i 2.7.

I controlli errati sono invece un problema piuttosto importante in Premier League, dove Alexis Sanchez ne sbaglia la bellezza di 3.4 a partita (stagione piuttosto in chiaroscuro per lui, nonostante il passaggio alla corte di Mourinho), e Dele Alli e Momo Salah, due dei mattatori del campionato, seguono a ruota a quota 3 e 2.9. Gli stessi tre calciatori si trovano, a posizioni leggermente invertite, anche sul podio dei palloni sdradicati dagli avversari, con Alli e Salah in testa a 2.6 e Sanchez a 2.5.

Classica azione di Salah "alla Salah". Qui non c'è controllo sbagliato che tenga.

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Così come già osservato per Messi in Spagna, anche per Neymar, in Ligue 1, la situazione è piuttosto simile: tanti palloni toccati e dribbling tentati vuol dire quasi automaticamente tanti possessi persi e qualche controllo sbagliato di troppo. Il brasiliano primeggia nel combinato con 3.4 controlli sbagliati e 2.9 palle regalate agli avversari a partita. Dietro di lui da segnalare anche la prestazione di Falcao, autore di 3.2 controlli errati e 2.3 palle perse a partita. 

In Bundesliga, come al solito, i dati sono leggermente più bassi rispetto alla media, complice anche un ritmo medio delle partite sicuramente inferiore a quello degli altri campionati. Timo Werner è al primo posto come cattivi controlli (2.4 pp) ma è paradossalmente uno dei migliori per palloni soffiati dagli avversari (0.8 pp) soprattutto in proporzione al volume di gioco che passa attraverso i suoi piedi, mentre Naby Keita, che di mestiere dovrebbe fare il recuperatore  di palloni (anche se non è assolutamente solo questo), è quello che in realtà ne perde di più per mano degli avversari, con 2.5 palloni persi a partita. La cara vecchia Bundesliga...

Ogni fine settimana, i nostri fantallenatori sono chiamati a misurarsi con avversari più o meno forti (e fortunati..), con un unico obiettivo nella mente: la vittoria. Che sia la prima o l'ultima giornata, poco importa. La vittoria è il traguardo che tutti inseguono, anche quando il fantacalcio non è più solo nazionale.

Con l'introduzione delle Euroleghe, lo spettro delle variabili da prendere in considerazione per i fantallenatori è sicuramente più ampio e variegato rispetto a quello della sola Serie A, campionato che in molti conoscono come le proprie tasche.

Uno dei modi principali per mettere ordine in questo caos complessivo è quello di affidarsi ai numeri, spesso freddi e di difficile interpretazione, ma che costituiscono un punto di riferimento importante quando si parte per una nuova avventura. Ed è proprio in questo contesto che lo Stat Corner formato europeo può diventare una risorsa preziosa per tutti i fantallenatori attenti alle statistiche ed alla loro interpretazione.