Gabriele Gravina a 360 gradi. Il presidente della Figc, dopo il Consiglio Federale andato in scena oggi, ha parlato ai cronisti presenti di diversi temi caldi nel mondo azzurro, come gli spareggi verso i Mondiali e la possibilità di convocare Joao Pedro. Ecco le sue dichiarazioni.

Sul super Green Pass

"Condivido l’impostazione del Governo italiano sul super green pass, è l’unica modalità per portare avanti la tutela e la difesa del nostro 75% di capienza negli stadi. In Germania c’è già qualche partita al 50% e in altri campionati è in corso una valutazione. Difendiamo il 75% e accettiamo il consiglio Draghi che invita alla prudenza".

Sui calciatori no-vax

"Dobbiamo evitare decisioni a macchia di leopardo. Se ci fosse un numero che potesse mettere a rischio la messa in sicurezza del sistema calcio chiederemmo un provvedimento ad hoc al Governo. Ma il sistema calcio ha risposto bene rispetto alla media di vaccini del paese. Abbiamo il 95-96% di vaccinati. Quelli che mancano prevalentemente sono calciatori stranieri con vaccini non riconosciuti”.

Su Joao Pedro in Nazionale

"Gli uffici del Club Italia si interessano di tutti i calciatori che possono far parte dei convocabili. Stanno lavorando su tre posizioni (gli altri due sono Luiz Felipe e Ibanez, ndr) e sono a buon punto. Noi risolviamo la parte formale, poi spetta al tecnico se chiamarli o meno”.

Sui playoff Mondiali

"Non ci sono accordi con la A per dare più giorni a Mancini a marzo per ora perché non ne abbiamo parlato. Aspettiamo i sorteggi anche per la scelta della sede o delle sedi. Se il sorteggio ci dà una mano vorremmo giocare in una sola sede. Tutte le squadre vanno affrontate. Dobbiamo recuperare le energie utili per giocare i playoff sapendo che sono insidiosi. Conosciamo le difficoltà ma dobbiamo viverli con serenità riscoprendo la nostra forza. Se il sorteggio ci dà una mano sarebbe bello giocare anche la seconda gara in casa. Una vale l’altra poi. Come dice mancini il Portogallo è l’insidia più grande”.

Gravina (Getty)
Gravina (Getty)