Ieri sono scoccati i tre anni dall'incubo di Italia-Svezia, e la ferita è ancora fresca per l'ex ct Gian Piero Ventura, che a TuttoCalcioPuglia.com rivive le fasi e le ragioni dello storico fallimento della sconfitta ai playoff e della mancata qualificazione ai Mondiali di Russia del 2018, la prima dopo 60 anni per gli azzurri. Rivelando che se tornasse indietro non accetterebbe la panchina della Nazionale.

Ventura torna su Italia-Svezia

"Ci penso, ogni tanto. Mi arrabbio con me stesso per le scelte fatte, me la prendo con qualche vicenda extra-calcio che ha inciso tanto nella mia avventura con la Nazionale. Avevo due anni di contratto con il Torino e un contratto di tre anni firmato con una grossissima società di Serie A. Ho rinunciato a tutto questo perché Lippi mi diede la possibilità di fare il ct".

Ventura, pentimento azzurro

"Tutti dicevano fosse la ciliegina sulla torta di una carriera. Il giorno dopo che ho firmato, Lippi non c’era più e mi son ritrovato da solo a gestire l’aspetto tecnico e politico. Se rifarei questa scelta? Assolutamente no. Ma non avrei dovuto farla nemmeno in quel momento. I miei collaboratori mi dicevano di tornare a fare le cose che sapevamo fare, di andare tutti i giorni sul campo”.

Gian Piero Ventura (Getty Images)
Gian Piero Ventura (Getty Images)