È stato grande protagonista in Serie A per tante stagioni con le maglie di Verona, Brescia, Parma, Reggina, Palermo, Sampdoria e Torino e per tanti è stato una colonna per il Fantacalcio. Aimo Stefano Diana, classe '78, da qualche anno ha iniziato la carriera da allenatore e dal 2018 guida il Renate in Serie C. La stagione scorsa è stato eliminato agli ottavi playoff, quest'anno ad un terzo del cammino è in testa al campionato con una squadra molto intrigante. Lo abbiamo incontrato per parlare della sua squadra, dell'Italia - con cui ha giocato 13 partite - e del Fantacalcio per cui ha un enorme passione.

Diana sull'avvio di stagione del Renate

"È sempre difficile confermarsi ma siamo contenti, anche perché oltre ai risultati stiamo proponendo anche un buon calcio. Il Renate non è stato costruito per un campionato di vertice ma siamo primi con merito e andiamo avanti, provando a fare qualcosa di impensabile. Quest'anno non c'è il Monza di turno, la corazzata destinata a dominare, ma ci sono più squadre forti come ad esempio la Juventus U23 che secondo me è la più attrezzata. Noi siamo in mezzo a cercare di confermarci, a fare bene, a metterci in lista per stare lì in alto".

Diana sulla difficoltà di allenare in epoca Covid

"Difficile tenere alta la concentrazione dei giocatori in questo contesto, però piano piano ci stiamo abituando ad una situazione dalla quale speriamo di uscire presto. L'assenza del pubblico porta anche a deconcentrarti: secondo me gol tanti gol segnati sono dovuti anche ai cali di attenzione che invece con i tifosi presenti non ci sono. Tante squadre stanno avendo difficoltà a giocare a porte chiuse ma ci sono anche i casi contrari: penso al Milan che sta facendo benissimo e sta giocando con qualità con gli stessi giocatori che con San Siro pieno non riuscivano ad esprimersi al meglio".

Diana sulla scelta di Bonazzoli come assistente

"La scelta di Emiliano Bonazzoli come assistente è nata da una duplice esigenza: la sua di completare il corso per prendere il patentino da allenatore, la nostra di portare un elemento della sua caratura con il suo curriculum. Per un attaccante avere consigli da uno che ha giocato e segnato tanto in Serie A è qualcosa di prezioso".

Diana sull'Italia di Roberto Mancini

"Mancini ha creato una Nazionale unita e che gioca molto bene. Secondo me è stato importante scegliere un assetto che ha il merito di prendere il meglio dalle squadre che oggi offrono il calcio più bello da vedere nel nostro campionato, come ad esempio il Sassuolo. Così i giocatori sono più facilitati in maglia azzurra e poi sono sotto la supervisione di un grande allenatore come il commissario tecnico".

Aimo Diana in maglia azzurra nel 2005 contro l'Olanda (Getty Images)
Aimo Diana in maglia azzurra nel 2005 contro l'Olanda (Getty Images)

Diana e il suo rapporto con il Fantacalcio

"Sono un grandissimo appassionato di Fantacalcio, lo faccio sin dai tempi in cui giocavo. Mi compravo per non mettere in difficoltà i miei avversari (ride, ndr). Che poi il mio lo facevo sempre: sufficienze costanti, qualche bonus, insomma ero un ottimo acquisto! Ancora oggi qualche fantallenatore mi ringrazia per aver contribuito alla sua vittoria. Oggi lo faccio con mio figlio tredicenne in una lega particolare visto che siamo io e lui: ho speso tanto per i portieri e ho avuto tante assenze per Covid. Lui compra i giocatori più forti e che gli piacciono di più, io invece come quando lo facevo con i miei amici scelgo quelli più funzionali: per esempio ho puntato molto su Veretout per il fatto che è un ottimo rigorista".