Gli inizi a Sora, la vetrina Udinese, il salto con la Lazio, l'enorme chance Juventus, il tramonto a Livorno. Una carriera onesta, quella di Giuliano Giannichedda, condita da un solo trofeo alzato al cielo, la Coppa Italia coi biancocelesti del 2004, oltre all'Intertoto con i friulani nel 2000 e lo storico campionato di B vinto con la Vecchia Signora nel 2007. Sposato con la showgirl Federica Ridolfi dalla quale ha avuto due figli, Giulia e Matteo.


LEGGI ANCHE:
#FGCON Gianluigi Bagnulo

#1 - "La tua vita adesso: cosa fai, dove vivi, come si sviluppa la tua giornata?"

"Dopo tanti anni in Federazione adesso mi occupo di Lega Pro, quest'anno fortunatamente ho ricevuto diverse chiamate ma prima di entrare del tutto in questo mondo voglio ponderare, vedere partite, studiare e continuare ad aggiornarmi. Ad ogni modo, il calcio fa sempre parte della mia vita quotidiana".

#2 - "I social network: li usi? Se sì, quali? Che rapporto hai oggi con i tifosi, tanto nella vita reale quanto a distanza, mediante la rete?"

"Non li ho, ritengo difficile gestirli una volta che si è dentro questo meccanismo. Preferisco il rapporto umano e personale".

#3 - "Una squadra, un compagno, un allenatore e un presidente che ti è rimasto nel cuore"

"Non preferisco fare nomi, ma più che altro perché sono davvero stato bene con tutti. Specie con i presidenti, tutti mi hanno voluto bene. A cominciare da Pozzo, grazie al quale sono cresciuto come uomo e come calciatore, ma anche con Cragnotti, Lotito e Agnelli".

#4 - "Quale l'aneddoto calcistico più folle, curioso, strano della tua carriera?"

"Ricordo l'episodio di Corradi investito dall'ambulanza elettrica mentre attendeva di essere medicato, durante la finale d'andata di Coppa Italia del 2004, appena dopo il primo gol di Fiore. All'inizio non capivamo cosa fosse successo, poi fu una risata generale. Sono tantissimi gli episodi divertenti, in generale il bello sta nel condividere emozioni con un gruppo di ragazzi che lavorano come te e hanno il tuo stesso obiettivo. Qualcosa di fantastico".

#5 - "In carriera chissà con quanti moduli di gioco sarai stato impiegato. Ma qual è il tuo preferito e perché?"

"Ho giocato spesso davanti alla difesa, a volte persino da centrale puro, tuttavia penso che al di là dei vari schieramenti quello che conta davvero è come si interpreta davvero il singolo ruolo. E' questo ciò che fa la differenza".

#6 - "Qual è il gol che avresti voluto segnare nella storia del calcio?"

"Di solito lasciavo questo compito ad altri, di gol ne ho segnati pochissimi, ma quando la palla entra in rete l'emozione è talmente grande che ognuno per me è come se fosse stato decisivo".

#7 - "C'è un rimpianto nella tua carriera? Oppure qualcosa che hai fatto ma che se tornassi indietro cambieresti?"

"Per fortuna no. Io sono un fatalista: quello che ti riserva la vita è quello che bisogna accettare, e a me è sempre andato tutto bene".

#8 - "Primo consiglio ai fantallenatori: un portiere su cui puntare questa settimana"

"Perin, mi aspetto da lui una bella partita a Verona".

#9 - "Secondo consiglio ai fantallenatori: un difensore su cui puntare questa settimana"

"Chiellini, è un leone. Torna dal piccolo infortunio, ci terrà a fare bene al San Paolo".

#10 - "Terzo consiglio ai fantallenatori: un centrocampista su cui puntare questa settimana"

"Bonaventura, con Gattuso giocherà più avanzato: oro colato per il fantacalcio".

#11 - "Ultimo consiglio ai fantallenatori: un attaccante su cui puntare questa settimana"

"Dzeko, non segna da troppo e in casa la Roma vorrà rifarsi dopo il pari di Genova".