Andrea Stramaccioni, ex tecnico dell'Inter dal marzo 2012 al giugno 2013, ha così parlato dei suoi trascorsi in nerazzurro a Tuttosport: "Fossi rimasto, avremmo giocato 4-3-3 con un tridente composto da Aubameyang, Milito e Papu Gomez, con Palacio prima alternativa.

Con il Saint-Etienne eravamo pronti a trattare, oltre ad Aubameyang, pure Guilavogui che avrebbe dato protezione alla difesa, mentre per andare a prendere il Papu Gomez, Branca era già andato a Catania ottenendo il via libera da Pulvirenti. Ho capito che sarebbe finita quando il presidente mi ha detto che la decisione non sarebbe stata più al 100% sua perché, anche a livello dirigenziale, erano già cambiate molte cose.

Però, credo che Moratti fino all’ultimo abbia comunque avuto il dubbio se continuare con me. Fassone però stava prendendo sempre più potere ed è ovvio che volesse un allenatore legato a lui. L’abdicazione di Moratti, in una società così patriarcale, è stato come un terremoto perché tanti che lavoravano in società erano legati a lui quasi come figli. Questo, però, è stato anche il segreto che ha permesso all’Inter di vincere tanto e l’ha resa unica. Come lo sono state per me quelle due stagioni a Milano".