di Giovanni Migliore

 

Ottenuta la matematica certezza di partecipare per la terza volta consecutiva in una competizione europea, la Fiorentina saluta il proprio pubblico ospitando il Chievo salvo e appagato di Maran. Nella consueta festante passerella di fine stagione mai come quest’anno lo spettro dell’addio di Montella fa capolino, questa volta con maggiore e preoccupante insistenza. “Progetto tecnico finito. Difficile migliorare ancora, così come eguagliare gli stessi risultati. E’ molto più facile fare peggio”, parole che lasciano poco spazio ad improbabili dietrofront. Donadoni, il naturale sostituto, è lì che aspetta. 

 

FORMAZIONI: squalificato Neto, l’ultima al Franchi la “para” Tata. In difesa accanto a bomber Gonzalo e Savic agiranno Tomovic e Vargas che vince il ballottaggio con Pasqual; linea mediano di fosforo ed esperienza con Borja Valero, Badelj e Mati Fernandez. In avanti il tridente Salah-Gila-Ilicic, con Mario Gomez ancora una volta relegato in panca. Maran risponde con un 4-4-2 old school; Bizzarri tra i pali, Dainelli e Sardo i centrali; i Frey e Biraghi. Folto centrocampo affidato al piede delicato di Botta e alle incursioni di Schelotto e Izco, mentre toccherà a Cofie rompere il gioco viola. In avanti standing ovation per il 36enne Pellissier al fianco del Paloschino. 

 

PRIMO TEMPO: parte col turbo Salah che al 4’ offre un’ottima palla ad Ilicic che di piattone tira troppo debolmente. Il Chievo agisce di rimessa e ci prova con Botta, ma è più che altro una carezza il tiro dell’argentino. Dopo le prove generali, la coppia Ilicic-Salah si esibisce in un duetto irresistibile per Schelotto e compagni; sgroppata dell’egiziano sulla destra, palla scaricata per l’accorrente sloveno che di destro piazza l’ottavo centro stagionale. L’egiziano è devastante, ma al 27’ è costretto ad uscire per un fastidio muscolare alla coscia che lo tormenta da una settimana; Montella allora inserisce il giovane Bernardeschi. Senza Salah, il match perde di vibrazioni ed entrambe le squadre si avviano in fretta verso gli spogliatoi.

 

SECONDO TEMPO: la ripresa incomincia senza cambi. Le squadre appaiono inspiegabilmente allungate, e le occasioni abbondano. Bizzarri salva su Ilicic, Gilardino e Bernardeschi, poi Tata ha un riflesso super su Pellissier. Il capitano del Chievo quando scocca l’ora di gioco ha una buona chance da ottima posizione ma è sfortunato perché coglie la base del palo a Tata battuto. La viola sembra non averne più ed è il Chievo a cercare con insistenza la via del gol. Ma proprio nel momento di massima spinta dei clivensi, Cofie si fa cacciare per un brutto fallo da dietro. In inferiorità numerica Montella inserisce il palleggiatore Pizarro che insieme a Mati Fernandez riprende le redini del centrocampo. Al 75’ è proprio il cileno che calcia con violenza in porta, Bizzarri non trattiene e sulla corta respinta si avventa come un falco Bernandeschi che in sospetta posizione di fuorigioco segna il suo primo gol in Serie A. A cinque dal termine Pellissier, dopo uno svarione di Savic, ha tutto il tempo per bucare Tata, ma calcia alle stelle. Nel recupero Badelj dopo uno scambio col galvanizzato attaccante dell'under 21 firma i titoli di coda della stagione con un diagonale dal limite dell'area.

 

Con l'incredibile vittoria della Lazio al San Paolo, la Fiorentina raggiunge quota 64 punti in classifica, scavalca i partenopei e agguanta un prestigioso quarto posto. Montella portato in trionfo da tutta la squadra saluta con una facile vittoria il pubblico festante del Franchi.

 

 

FIORENTINA – CHIEVO 3-0 (1-0)

MARCATORI: 12’ Ilicic, 76’ Bernardeschi, 93’ Badelj

FIORENTINA (4-3-3): Tatarusanu; Tomovic, Gonzalo, Savic, Vargas; Badelj, Borja Valero, Mati Fernandez (81’ Basanta); Ilicic (70’ Pizarro), Gilardino, Salah (27’ Bernardeschi). All.: Montella

CHIEVO (4-4-2): Bizzarri; Frey, Dainelli (71’ Zukanovic), Sardo, Biraghi (67’ Birsa); Izco, Cofie, Botta (80’ Meggiorini), Schelotto; Pellissier, Paloschi. All.: Maran