Walter Mazzarri vuole rimettersi in carreggiata. Dopo le sconfitte con Empoli e Napoli, il tecnico del Cagliari punta il bottino pieno contro il Venezia, nella prima partita della 7^ giornata di Serie A. Di seguito le sue parole in conferenza stampa.

Sui dubbi di formazione

"È vero che è una settimana corta, però rispetto alle precedenti ho avuto due giorni in più per lavorare sul campo e non alla lavagna. Credo che in questi allenamenti abbiano provato a capire velocemente, anche se comunque gli automatismi vanno provati molte volte. Loro si sono impegnati, ieri hanno fatto un po' di fatica: ho diversi dubbi, perché valutando meglio il campo mi sono fatto qualche idea".

Sulla classifica

"Non mi piace perdere, ma va detto che prima il nostro stadio era un fortino. Dobbiamo fare meglio, essere più compatti in campo: se abbiamo 50 di benzina, voglio che sul campo si dia 52. Poi abbiamo davanti 32 partite, ma non voglio parlare di classifica: voglio mettere la giusta tensione ai giocatori, ma non vorrei che si pensasse troppo al risultato. Vorrei che ci fosse più ottimismo, tutti insieme vorrei che mi aiutaste a tirare su la testa".

Su Pavoletti e Keita

"Ho parlato proprio oggi con Pavoletti. Quando sono arrivato lui non era disponibile, sono stato io a spingerlo a venire con noi all’Olimpico perché la sua esperienza ci può aiutare, poi lui mi ha detto che sarebbe andato anche in campo in caso di necessità. Con la Lazio avevamo dei giocatori freschi, poi con l’Empoli si è visto il calo. Keita per esempio con la Lazio era brillante con l’Empoli meno. Io lavoro con i medici e cerco di capire chi sta meglio. Chi ha fatto più partite come Dalbert poi si è fatto male. Se però hai poche scelte è possibile che qualcuno abbia dei cali. Per me Pavoletti ha un minutaggio di 30-40 minuti, da quello che ho visto e sono cose che devo valutare".

Sulla difesa

"Chi mi conosce bene, sa che la prima cosa su cui lavoro è la fase difensiva. Per fare risultati tutti puntano a essere solidi e non traballanti. Avendo della qualità davanti, poi vengono anche le azioni d'attacco. Bisogna eliminare tutte le cose negative, come andare in svantaggio: quando senti che l'avversario perde la palla perché sa che la recuperiamo, è una grande forza e fiducia per noi. È tutta una conseguenza, il calcio. Sfondate una porta aperta, con me su questo aspetto. È chiaro che per arrivare a questo serve lavoro sul campo, non solo sulle partite".

Mazzarri (Getty)
Mazzarri (Getty)