E' stato costretto a scegliere di andar via e ha scelto Cagliari, terra del cuore, città della moglie in un momento di salute difficile e che, in Sardegna, ha ritrovato famiglia e amici del cuore. Radja Nainggolan avrebbe voluto riscattarsi, ma l'Inter, tramite Conte e Oriali, gli ha detto no. Queste le parole in un'intervista al CdS.
IL RITORNO A CAGLIARI - "Una mia scelta. Resa più facile anche dai problemi di mia moglie. Ora sta con la sua famiglia, i genitori, le amiche del cuore e questo le fa bene. È una situazione difficile, ma sta lottando alla grande. Lei è una donna forte. Magari capita un giorno o due che sta più debole, ma poi si riprende.
LA SCELTA DELL'INTER - "Sono stati chiari con me. Apprezzo sempre la gente che ti parla in faccia. Mi hanno convocato all’inizio: tu non rientri nei nostri piani. Marotta? Non mi ha mai parlato. È stato Oriali. Poi mi ha parlato Conte. Mi ha detto che mi ha sempre stimato, ma che questa era una scelta per motivi extracalcistici".
VOGLIO DIMOSTRARE CHE HANNO SBAGLIATO - "Chiaro, vorrò dimostrare che hanno sbagliato, ma non solo in questa partita, in tutto il campionato. Ho cercato di far cambiare idea a Conte, sono partito in tournée, ho dato tutto me stesso, ma non ci sono riuscito.
GIOCARE INSIEME A BARELLA - "Era un desiderio anche suo. Quando è arrivato all’Inter mi ha detto: Radja, io e te dobbiamo giocare insieme, dobbiamo spaccare tutto. Mi sarebbe piaciuto dargli una mano a crescere in una realtà così diversa, ma ha qualità per diventare un grandissimo.
IL CASO ICARDI - "Ti posso dire che Icardi non è un cattivo ragazzo. Però, l’anno scorso è successo quello che sappiamo, la moglie ha fatto quelle dichiarazioni, e non tutti perdonano. Io l'ho perdonato? on le ascolto nemmeno, non guardo i programmi di calcio".
CON CHI AVEVO LEGATO ALL'INTER - "Ho legato molto con Politano. Poi con Brozovic, Perisic, Handanovic, Ranocchia".