Matteo Bassetti 'mette in crisi' il sistema dei tamponi per i calciatori. Il direttore della clinica di malattie infettive dell’ospedale "San Martino" di Genova, dopo il caso dei 14 positivi nella squadra e nello staff di Maran, attraverso il suo account Facebook ha commentato la notizia. Ecco le sue parole.

Sui tamponi in Serie A

"Quello che sta accadendo al Genoa Calcio potrebbe rappresentare la 'Waterloo dei tamponi'. Dopo poche ore dall’esito di tamponi negativi per tutta la squadra si è assistito a numerose positività con probabili conseguenze importanti sul futuro del campionato di serie A. I tamponi possono dare, da una parte una falsa patente di negatività e di liberi tutti e dall’altra produrre un esercito di positivi asintomatici. Rischiamo di far circolare soggetti negativi al tampone ma in fase di incubazione che trasmettono il virus e chiudere in casa altri con tampone positivo o debolmente positivo che non trasmettono a nessuno. Occorre rimettere al centro la clinica fatta di segni e sintomi, che unita alla virologia, rimane lo strumento migliore per la gestione di questa pandemia. D’altronde abbiamo sempre fatto così nella gestione delle malattie infettive".

Caso Genoa, parla il dg

Così invece ha commentato la notizia Flavio Ricciardella, direttore generale del Grifone, ai microfoni di "Sky Sport":

"I giocatori sono per la maggior parte asintomatici, solo alcuni hanno leggeri sintomi. Se siamo rimasti sorpresi da questi numeri? Non sono un medico, non parlo di numeri. Quello che posso dire è che da inizio emergenza abbiamo applicato tutte le linee guida del protocollo e per la prima volta ci troviamo di fronte a dei contagi. Dico con certezza che quelli saliti sull'aereo per Napoli erano tutti risultati negativi ai tamponi. Abbiamo ritardato la partenza proprio per quel motivo. Abbiamo sempre rispettato i dettami della Asl, abbiamo fatto i tamponi la notte, quindi siamo partiti al mattino proprio per avere certezza che tutti fossero negativi".

Napoli-Genoa (Getty)
Napoli-Genoa (Getty)