Vista l’assenza di Pereyra e Coman, la Juve scende in campo col 3-5-2, con Rugani all’esordio dal 1′ assieme a Chiellini e Bonucci, Lichtsteiner e Padoin sulle fasce, Khedira davanti alla difesa con Pogba e Sturaro ad agire da mezzali e Dybala assieme a Zaza in avanti.
La Juve passa dopo appena 4′: corner tagliato di Dybala, Pogba svetta più in alto di tutti e batte imparabilmente il portiere Budzilek. Neanche il tempo di gioire e Allegri deve far fronte alla defezione di Chiellini, sostituito da Caceres; le condizioni del numero 3 verranno valutate nelle prossime ore, anche se la sostituzione è sembrata più che altro a scopo precauzionale.
Pochi minuti e ancora Dybala, stavolta dalla trequarti campo, pennella un ottimo lancio per Simone Zaza, il quale calcia al volo ma scivola spedendo il pallone molto alto. La Juve si fa vedere ancora in avanti prima con un’insidiosa conclusione da fuori di Pogba, poi con una palla dentro invitante di Sturaro neutralizzata dalla difesa del Lechia non senza difficoltà. A fine ripresa si vedono anche gli ospiti, prima con un interessante schema da angolo che porta Dzwigala a colpire il palo, poi con una potente punizione del capitano Wisniewski che impegna Buffon.
Tanti i cambi nella ripresa: fuori Bonucci, Lichtsteiner, Pogba, Dybala e Zaza e dentro Clemenza, Evra, Marchisio, Morata e Mandzukic. Subito Evra da sinistra mette in mezzo molto bene per Mandzukic, con la difesa del Lechia che per poco non combina la frittata causando un autogol, ma pian piano la Juve si spegne e inizia a concedere campo ai padroni di casa. Prima Caceres e Rugani salvano in extremis su un contropiede pericolosissimo dei biancoverdi, poi è Neto, subentrato a Buffon pochi minuti prima, a sventare una conclusione insidiosa.
Ancora cambi in casa Juve, coi giovani Vitale e Parodi in luogo di Khedira e Caceres, che però non cambiano l’inerzia della gara; è il Lechia a tenere il pallino del gioco ed andare ancora vicino al gol, con una conclusione potente di Makuszewski ben arginata da Neto. A riportare in avanti i bianconeri ci pensa Alberto Cerri, dentro un po’ a sorpresa al posto di Morata; al 74′ l’attaccante ex Parma s’inventa una bella percussione centrale e sfonda nella difesa dei polacchi, ma la sua conclusione è troppo centrale per impensierire il portiere.
La pressione del Lechia viene premiata a 8′ dal termine: Tello, entrato da poco, perde un contrasto sulla sua trequarti, Makuszewski serve Buksa che va via a Padoin, scambia pregevolmente con Nazario e con la punta da dentro l’area batte Neto siglando l’1-1. La Juve rischia addirittura di capitolare pochi minuti dopo, quando Vranjes servito dal solito Nazario colpisce male al volo a pochi passi da Neto.
Proprio quando il segno X sembrava già scritto, ecco la giocata che cambia le sorti della gara: il giovane ceco Macek scende sulla destra e pennella un gran cross sui piedi di Mandzukic, il croato dribbla in un fazzoletto un difensore del Lechia e col sinistro di potenza scarica in rete il pallone che vale il 2-1 e regala alla Juve la prima vittoria in questo precampionato.
Finisce dunque con una vittoria sofferta la seconda amichevole stagionale dei bianconeri: tra i più positivi certamente Dybala, sempre capace di inventare qualcosa quando parte palla al piede, assieme a Caceres, Evra e al match winner Mandzukic, autore di un grande lavoro in fase di non possesso oltre alla rete decisiva. Ancora indietro di condizione Khedira, rivedibili anche Zaza e Lichtsteiner, mentre resta un mistero la sostituzione di Morata dopo appena 20′ di gioco.
Redazione Canale Juve