Mattia Perin, portiere del Genoa, ha parlato nel corso di un'intervista concessa a Genoa Channel. Queste le parole del portiere del club ligure che ha parlato di diversi argomenti, anche del suo undici ideale.

Intervista a Perin sulla fascia di capitano

Capitano?
 
«La prima volta che l’avevo indossata avevo 22 anni in Hellas Verona-Genoa e ho capito cosa significa, visto che è stata indossata da giocatori di spessore umano elevato e mi ha riempito di orgoglio. Poi sono stato capitano a tutti gli effetti, un anno prima di andare via: mi ha responsabilizzato sotto ogni punto di vista, mi ha fatto crescere, mi ha fatto diventare più uomo».

Perin parla dell'11 ideale del Genoa

Difesa?

«In porta il più leggendario di tutti è De Prà, ma era degli anni ‘20: purtroppo non l’ho visto giocare e ho solo sentito solo racconti su di lui. Poi c’era Silvano Martina. In difesa Gianluca Signorini che è la leggenda di questo club, è il capitano per antonomasia e merita di essere nella Top 11 all time. A fianco a lui ho messo un giocatore di caratura mondiale: Nicolas Burdisso Poi Mimmo Criscito, il capitano che conosco da tanti anni, e Marco Rossi che è il nostro club manager. Sono due giocatori che hanno fatto la storia del nostro club e meritano ampiamente di stare nella difesa».

Centrocampo?

«Ho scelto una novità, ma per qualità e per standing tecnico elevato è Kevin Strootman. Con lui  Thiago Motta. Serve anche uno di rottura, come Francelino Matuzalem: è stato mio compagno di squadra qui».

Attacco?

«Non posso non mettere Milito, è un altro giocatore che ha scritto pagine di storia importantissime nel Genoa, ha vinto tutto ed è stato un giocatore immenso. Come due esterni metto Palacio e Giuseppe Sculli».

Perin sulla salvezza

Tu che stai vivendo questo millennio del Genoa, raccontaci un po’ questi anni

«Negli ultimi anni abbiamo un po’ sofferto, però alla fine siamo sempre riusciti a venire fuori dalle situazioni difficili. Spero che in futuro una piazza come il Genoa possa lottare per palcoscenici un po’ più ambiziosi. Su alcuni errori passati stiamo costruendo il nostro futuro: non è forte chi non sbaglia mai, ma sbaglia ed è sempre pronto a rialzarsi e a ricominciare a costruire le basi del futuro, migliorando i propri errori. Quest’anno stiamo facendo una buona stagione: non abbiamo raggiunto ancora il nostro obiettivo ma speriamo di raggiungerlo presto, lavoriamo quotidianamente, dando il 100 per 100 per questo».

 

Perin (Getty)
Perin (Getty)