Aurelio De Laurentiis ufficializza l'addio di Luciano Spalletti. Ospite di "Che Tempo che Fa" su Rai3, il presidente del Napoli ha reso noti i motivi della separazione: l'allenatore avrebbe chiesto un anno di pausa. Dunque l'artefice dello scudetto non continuerà a guidare la squadra partenopea, che è alla ricerca di un nuovo allenatore; al suo posto potrebbe arrivare Luis Enrique. Di seguito le parole di De Laurentiis su Spalletti.

Le parole di De Laurentiis su Spalletti

Le parole di De Laurentiis su Spalletti: “Spalletti mi ha chiesto un anno sabbatico. Mi ha detto: ormai abbiamo fatto il massimo, si è concluso un ciclo della mia vita, preferisco fermarmi. Spalletti è una grande persona e un grande allenatore, ha fatto crescere una materia prima straordinaria. Lo ringrazio sempre, ma quando un allenatore ti dice certe cose che fai? Ti opponi? Io lo ringrazio e gli auguro il meglio”.

De Laurentiis: "Spalletti mi ha chiesto di fermarsi per un anno" (Getty Images)
De Laurentiis: "Spalletti mi ha chiesto di fermarsi per un anno" (Getty Images)

Sullo stadio

Sullo stadio: "Spero che il Comune ci dia lo stadio per 99 anni, altrimenti vado a costruirne uno nuovo a Caserta e chissà come sarebbero contenti. Lo farò diventare un museo e lo aprirò anche agli eventi, i matrimoni, le comunioni, i concerti. Ultimamente stanno arrivano allo stadio tanti americani che vedono la città tutta addobbata di azzurro, vorrebbero tutti andare allo stadio ma non c'è posto. È scoppiata una vera e propria Napoli-mania. Una statistica aveva rilevato che ci sono più di 83 milioni di tifosi del Napoli nel mondo, ora dopo lo scudetto saranno almeno 120 milioni".

Sui cambiamenti

Sui cambiamenti: "Non voglio rivoluzionare il calcio, vorrei recuperare i giovanissimi che si stanno rincretinendo con gli smartphone e le piattaforme dove giocano in solitario. Non hanno più la coscienza e la pazienza per seguire il calcio, questo si tramuta in una non passione. Vorrei parlare con il ministro della pubblica istruzione per insegnare nelle scuole a diventare allenatori, analizzando le partite. In questo modo recupereresti i giovani. Abbiamo ancora un intervallo di 15 minuti, io non lo farei. Noi paghiamo 27 giocatori, ci sono tutti i calciatori possibili per fare dritto per dritto".

Sulla stagione

Sulla stagione: "A giugno dell'anno scorso ho fatto una conferenza stampa. Avevamo mandato via tanti giocatori ritenuti importanti, ma che per me avevano finito il loro ciclo a Napoli. I giornalisti mi chiesero, visti i tanti addii, cosa pensassi di fare. Io dissi che pensavo di poter vincere lo scudetto. Ci fu sgomento totale, anche Spalletti mi guardava sgomento, perché lui non poteva sapere chi non avevamo acquistato. Lui è stato un grandissimo allenatore di questi ragazzi. Gli allenatori si dividono tra chi vuole fare mercato e chi allena. Noi gli abbiamo dato una materia straordinaria, che lui ha fatto crescere".