Dopo aver fermato la Lazio la Cremonese si appresta ad affrontare il Napoli nel match valevole per la diciassettesima giornata di campionato.
Il tecnico grigiorosso Davide Nicola ha presentato la sfida alla vigilia.
Cremonese-Napoli, le parole di Nicola alla vigilia
“Se ogni tanto il Napoli lascia dei punti agli altri non dispiace, parliamo dei campioni d’Italia e di una squadra che, insieme all’Inter, è tra le più attrezzate e organizzate della Serie A oltre ad avere un allenatore straordinario. Saranno anche galvanizzati dalla vittoria della Supercoppa, i numeri dimostrano le differenze che ci sono tra noi e una squadra che ha obiettivi così importanti. Sappiamo che incontriamo una grande squadra con grandi giocatori abituati a questi ritmi. A volte però può succedere di essere ulteriormente competitivi e domani per noi sarà una partita nel quale dovremo fare tesoro di quanto incontrato finora mettendolo all’ennesima potenza cercando di fare le cose con serenità e grandissima dedizione”.
Emergenza in difesa
“Non dovremmo avere problemi nel recuperare Bianchetti, spiace aver perso Ceccherini ma ci sono altri giocatori a disposizione e chi ha giocato ha sempre fatto la propria parte. Siamo a sufficienza”.
Le condizioni di Collocolo e Vandeputte
“Vandeputte ha avuto l’influenza, ma conto di poterlo recuperare anche se non dovesse essere al top della forma. Vedremo nel debriefing con i dottori se sarà convocabile e coinvolgibile. Per Collocolo il discorso è più ampio, si è fatto male a settembre ed è tornato per fare una preparazione mirata prima di lavorare con noi. Sarà un mese dedicato a ritrovare la condizione di base per poi riprendere il ritmo squadra, non vediamo l’ora di riaverlo con noi e lo stesso vale per lui, che per mesi ha dovuto rinunciare a fare ciò che ama. A breve tornerà con noi”.
La prova Napoli
“Una grandissima opportunità per verificare tutto ciò su cui abbiamo lavorato finora, perché sanno fare tante cose e tutte per bene. La fase difensiva è maniacale, puntuale e qualitativa per spirito ed efficacia, in possesso uniscono abilità individuali eccelse ad organizzazione e umiltà di gestire i momenti della partita. Sanno lavorare di spada e fioretto, interpretare il calcio, come le squadre che lottano ad alti livelli: la vittoria dello scudetto ne è la prova, oltre alle partite di quest’anno, quindi tutto ciò su cui abbiamo lavorato sin qui è la verifica migliore. Io, come i ragazzi, sono curioso perché servirà fare uno step mentale, dovremo essere abili a fare tutto bene e sperare che loro non siano al top della forma. Incontrarli è motivo di gratificazione e sfida, vogliamo fare questo aiutati dal nostro pubblico anche sui contrasti o i palloni recuperati.
Quando una squadra lotta per tanti obiettivi ed è competitiva in tutte le competizioni la fame aumenta sempre, soprattutto quando ottiene risultati. Ripetere l’importanza che ha una certa mentalità, unità all’approccio al lavoro e all’umiltà, è un discorso che fanno tutte le società, gli allenatori e i giocatori. La parte più difficile del nostro lavoro è la capacità di mantenersi affamati e regolati alla competizione, ma fortunatamente è una delle poche giustizie del calcio: anche i più bravi, se non hanno l’asticella ben posizionata, possono trovare delle difficoltà. Poi è chiaro, perché noi arriviamo al loro livello dobbiamo fare il doppio o il triplo del lavoro, ma il discorso vale per tutti e in questo io credo”.