Partita speciale per Filippo Inzaghi, che ospiterà la Juventus dell'amico Andrea Pirlo. Dopo la vittoria di Firenze, la squadra campana vuole provarci, approfittando dell'assenza di Cristiano Ronaldo.

Assenza di Ronaldo non è un vantaggio

L'allenatore del Benevento ha ricordato a suo modo Diego Armando Maradona e poi si è tuffato nelle tematiche di campo, parlando dell'assenza di Cristiano Ronaldo:

"C'è grande tristezza, prima di una finale di Champions venne a rincuorarmi perchè non stavo bene, al mondo del calcio mancherà un personaggio come lui. Un abbraccio forte alla sua famiglia. Ronaldo? Se lo sostituisce Dybala c'è poco da stare allegri. Battute a parte, io devo concentrarmi sull'atteggiamento dei miei ragazzi. La Juventus ha una rosa talmente ampia e di qualità che può sopperire anche all'assenza di un campione di livello assoluto. Pirlo? Non mi meraviglia faccia questo mestiere, stiamo parlando di un campione che nel calcio, da giocatore, ha vinto tutto. C'è sempre stato un rapporto importante, siamo arrivati insieme al Milan. Ricordo che avevamo lo stesso procuratore, Tullio Tinti, lo propose ai rossoneri proprio nel giorno in cui firmai. All'Inter non trovava spazio, al Milan facemmo grandi cose".

Inzaghi: quali dubbi?

Rispetto alla formazione che ha vinto a Firenze, Inzaghi potrebbe porre qualche correttivo, visto il rientro di Caprari e un Lapadula che scalpita per tornare titolare:

"Moncini purtroppo non sta benissimo e questo rappresenta un elemento di valutazione. Avete visto tutti che Maggio è assolutamente in forma e pronto a dare un grosso contributo, anche chi parte dalla panchina fa la differenza ed è la mentalità che ci ha contraddistinto per tutta la passata stagione. C'è il ballottaggio Ionita-Insigne, ci devo pensare bene. Non possiamo pensare all'avversario che abbiamo di fronte, se ci mettiamo in area limitandoci a chiudere siamo destinati a farci male. Abbiamo una mentalità che ci contraddistingue, che ci ha permesso di espugnare Marassi e Artemio Franchi. Non ho mai regalato niente a nessuno, il fatto che Hetemaj sia stato così fortemente voluto l'anno scorso e che abbia giocato 40 partite su 46 significa tanto. Sta dando una grossa mano, così come Improta. A Firenze è riuscito anche a sbloccarsi, sta crescendo in una maniera incredibile e meritava queste soddisfazioni".