E' andata in archivio la 1ª giornata della Serie A Enilive 2025/2026. Queste alcune statistiche e curiosità sui match disputati, rilevate dai dati Opta.
Record e curiosità 1^ giornata Serie A
Il Napoli Campione d’Italia non perde il vizio e a Reggio Emilia stende il Sassuolo con le firme dei suoi uomini copertina. Apre McTominay con il classico inserimento di testa che ormai è il suo marchio di fabbrica, su invito perfetto di Politano. Poi è la volta di Kevin De Bruyne: il belga beffa Turati con una punizione-cross per il raddoppio, diventando inoltre a 34 anni e 56 giorni il giocatore di movimento più anziano a fare il suo esordio da titolare col Napoli nell’era dei tre punti a vittoria (dal 1994/95). Segnali incoraggianti per Conte che, in assenza di Lukaku, trova spazio anche per il debutto dal primo minuto di Lucca.
Al Ferraris il nuovo cammino di Genoa e Lecce parte con un pareggio a reti inviolate. I padroni di casa provano a colpire con Valentin Carboni, il cui sinistro a botta sicura trova la risposta felina di Falcone, tra i migliori in campo. Dall’altra parte i salentini si affidano a una fase difensiva organizzata e ben strutturata, e l’unica grossa chance del Grifone nella ripresa è una punizione di Stanciu terminata di poco fuori.
A San Siro la Cremonese scrive una pagina di storia che resterà a lungo nella memoria dei propri tifosi. I grigiorossi passano subito con Baschirotto di testa, ma vengono raggiunti da Pavlović allo scadere della prima frazione. Nella ripresa, però, Federico Bonazzoli si inventa una perla da antologia con una girata mancina in volo, imparabile per Maignan. Un déjà-vu per l’attaccante ex Inter che nel 2022 aveva già punito il Diavolo con un gol in rovesciata ai tempi della Salernitana. È l’1-2 che consegna alla squadra di Nicola una vittoria leggendaria, la prima della storia al debutto stagionale in Serie A e la seconda in assoluto a San Siro dopo quella datata 1992 contro l’Inter. Il Milan, che festeggiava gli esordi di Estupiñan (autore dell’assist dell’unico gol) e Modrić, crolla sotto il peso di una serata storta.
L’Olimpico accoglie con entusiasmo la nuova Roma targata Gasperini che, alla prima uscita, supera la rivelazione della scorsa stagione, il Bologna di Italiano. I giallorossi corrono, pressano alto e non abbassano mai la testa, mostrando già i tratti inconfondibili del gioco tipico del nuovo tecnico. A decidere è Wesley, la freccia brasiliana del mercato giallorosso che approfitta di un errore di Lucumí e insacca con freddezza, regalando a Gasperini l’ennesima vittoria alla prima giornata, la decima in carriera (solo Trapattoni ne ha di più). Un esordio che accende subito l’entusiasmo capitolino e che fa sperare anche per la tenuta dei nuovi, su tutti Evan Ferguson, apparso già ben inserito e nel vivo del gioco.
A Cagliari la Fiorentina sfiora il colpo grosso, ma viene beffata in pieno recupero. Mandragora, entrato dalla panchina, aveva trovato il gol del vantaggio con un inserimento di testa sull’assist delizioso di Guðmundsson. I viola sciupano la chance del raddoppio con Kean e così al 94’, quando ormai sembrava fatta, arriva l’incornata di Luperto: la respinta di De Gea non è perfetta e la palla varca la linea, mandando in estasi l’Unipol Domus. Un pari che ha il sapore della vittoria per i rossoblù guidati da Pisacane e che lascia l’amaro in bocca ai gigliati di Stefano Pioli.
Il campionato del Como riparte sotto la stella sempre più luminosa di Nico Paz. Il fantasista argentino incanta il Sinigaglia con le sue giocate, trascinando i lariani al successo con un assist da urlo per Douvikas e una magistrale punizione mancina dal limite che sigilla il risultato sul 2-0. Numeri da sballo per il giovane canterano del Madrid che, giunto alla sua 36a gara nella massima divisione tricolore, porta il computo totale di gol e assist a 18, lo stesso dell’imperatore Adriano nel suo prime: prima di compiere i 21 anni, hanno fatto meglio di lui solo Alexandre Pato e Domenico Berardi nel nuovo millennio. Nico Paz è inoltre il centrocampista che ha fornito più assist nell`anno solare 2025 in Serie A (6) e, in generale, solo Aarón Martín ha servito più passaggi vincenti (7) nel periodo. Fàbregas si gode il suo campione e i lariani tornano a vincere per la prima volta una gara inaugurale dal lontano 1951.
A Bergamo il Pisa di Gilardino rovina l’esordio di Jurić sulla panchina dell’Atalanta. Un’autorete di Hien complica i piani dei padroni di casa, ma a cambiare la serata è il ritorno di Gianluca Scamacca: dopo 455 giorni di assenza, il centravanti nerazzurro torna titolare, segna il gol del pareggio e si prende il primo premio PANINI Player of the Match della carriera. Una rinascita che vale quanto una vittoria per lui e per la Dea, che vede finalmente recuperato uno dei talenti più attesi della Serie A e della Nazionale.
La Juventus di Tudor fa festa davanti al proprio pubblico, battendo il Parma con la firma dei suoi attaccanti. Jonathan David diventa il secondo canadese della storia a segnare in Serie A - dopo Buchanan con l’Inter -, aprendo le marcature con freddezza da bomber consumato. Chiude i conti Vlahović in contropiede, dopo una cavalcata orchestrata alla perfezione. Ma l’idolo dello Stadium è Kenan Yildiz: due assist al bacio, giocate da leader e numeri che confermano come nessuno abbia inciso in campionato più di lui da marzo 2025 in avanti. Una Juve solida, trascinata dal talento e rinforzata dal ritorno al centro della difesa di Bremer.
A Udine va in scena un derby del Triveneto vibrante, con due gol simili su calcio d’angolo e tre legni a impreziosire lo spettacolo. Kristensen porta avanti i friulani di testa su corner, Serdar replica con la stessa arma per l’Hellas, sfruttando una spizzata del nuovo attaccante Giovane, ex Corinthians, subito pericoloso con diverse giocate fatte di dribbling e velocità.
Il gran finale è firmato Inter, che all’esordio di Cristian Chivu travolge il Torino con un 5-0 che è già da record: il tecnico rumeno è diventato così il primo allenatore della storia nerazzurra a debuttare in Serie A con una vittoria con almeno 5 gol di scarto. Bastoni apre le danze, Thuram e Lautaro colpiscono con la consueta ferocia, mentre il nuovo arrivato Bonny mette il sigillo sulla manita di San Siro. Barella completa il quadro di una serata perfetta con un passaggio vincente che lo proietta nel Pantheon dei tre centrocampisti che hanno saputo fornire assist in ciascuna delle ultime 10 stagioni nei Big-5 tornei europei (dal 2016/17), assieme a Rodri e Pascal Groß. Nota di merito anche per Marcus Thuram che diventa solo uno dei quattro giocatori dell’Inter ad avere realizzato almeno due marcature multiple in Serie A contro il Torino (sei reti).