16 certezze su 23. Anzi, 14, considerato che Perin e Marchisio, che erano stabilmente nel 'listone' dei garantiti per l'Europeo, hanno dato forfait. E adesso, a poche settimane dall'annuncio di Conte di coloro che andranno in Francia con lui, le carte si sono assolutamente rimescolate.
E le mancate convocazioni del portierone rossoblu e del princicipino sparigliano le carte in tavola: anche in attacco, dove la posizione di Eder è sempre più subalterna, visto anche lo scarso rendimento in maglia nerazzurra, la forma di Insigne è in calo, Zaza continua a far panchina e Immobile ancora non è rientrato.
In rialzo, di certo, ci sono le quotazioni di Graziano Pellé, autore di 4 centri nelle ultime 5 di Premier: ma insieme a lui il resto del reparto è tutto da definire. Ecco per cui, negli ultimi giorni, hanno subito un leggero rialzo le candidature di due outsider di lusso: quelle di Leonardo Pavoletti e di Gianluca Lapadula.
Il capocannoniere della Serie B, da tempo trattato dalla Juventus (che potrebbe prenderlo e girarlo un anno in prestito al Sassuolo, da cui però arriverebbe Berardi) è il miglior cannoniere italiano dei campionati professionistici. 24 gol in 36 presenze di B sono un curriculum di tutto rispetto, ma è l'inesperienza il tarlo che rode la proiezione di Antonio Conte, che però del 26enne bomber d'Abruzzo ammira tantissimo la tecnica e la freddezza sotto rete: il ragazzo, dalla sua, continua a rimandare il sì alla selezione peruviana, e resta in attesa del miracolo.
Che, però, oggi sembra sempre più un'ipotesi, e non solo un sogno. Così come per il centravanti del Genoa, entrato a sua volta nel mirino del Milan che a Preziosi offre Suso e Matri, per averlo in estate. 12 gol in 23 presenze stagionali sono un bottino di tutto rispetto, e per lui, come per l'italo-peruviano, vale lo stesso discorso: le novità dell'ultimo minuto in azzurro hanno spesso portato bene, e le sue caratteristiche sono piuttosto uniche, nel panorama tecnico attuale. Il livornese adesso però ha solo tre gare per convincere il CT. Che, dalla sua, prepara sorprese. Almeno una.
Ezio Azzollini