Dopo la vittoria nel finale in casa della Spal, ora il Cagliari dovrà affrontare il Torino. La squadra di mister Zenga vuole dare continuità al successo di martedì e tornare a dimostrare tutto il proprio valore dopo mesi difficili. Per presentare la sfida contro i granata il tecnico dei sardi è appena intervenuto in conferenza stampa. Ecco le sue dichiarazioni: 


Dualismo Cragno-Olsen: chi gioca?

"Non ho mai parlato di gerarchie, poi bisogna sempre ricordare che un allenatore parla con i suoi calciatori. Avevo parlato con entrambi che Alessio avrebbe giocato a Verona e domani, mentre Robin a Ferrara. Continuate a ragionare sul campionato vecchio, ma siamo in una situazione totalmente diversa: ho la necessità di tutelare il patrimonio del club, quindi Alessio giocherà domani a distanza di una settimana. Anche se voi vi focalizzate solo sui primi due, ma abbiamo anche Rafael e Ciocci, che sono fortissimi. Fosse per me giocherebbero tutti e 4 (sorride, ndr). Però ci tengo a questo pensiero: non ci sono titolari o riserve, ma chi entra dalla panchina in questo momento ha molte più possibilità di incidere. Ci sarà un turnover naturale, perché nessuno può giocare 13 partite di fila in 40 giorni: se oggi un giocatore sta fuori 10 giorni, prima saltava una partita, ora ne salta 4".

Cosa cambia nel Cagliari in casa o in trasferta?

"Per me cambia poco, se non il fatto che non dobbiamo prendere un aereo. Personalmente, quando giocavo, mi caricavo tanto nelle partite in cui avevo il tifo contro. Per il resto dovremo essere bravi a essere sereni mentalmente, puntando al miglior recupero fisico possibile. In queste gare può succedere di tutto, anche che una squadra possa partire a mille e poi andare spegnendosi: son contento che comunque il Cagliari a fine partita avesse due giocatori sardi in campo".

Quanto è vicino il Cagliari di Zenga a quello visto finora?

"Non ho mai presentato una partita facendo l'elenco di chi manca, poi la lista la fate voi. La cosa bella che ho visto è una disponibilità assoluta da parte di tutti a dare il proprio contributo. Ribadisco: se i 5 che entrano dalla panchina possono dimostrare che si meritano un rinnovo di contratto o qualcosa di simile, io penso che sia una cosa positiva".

Un giudizio sulla prestazione di Ragatzu a Ferrara:

"Tutti quelli che sono entrati hanno dato il loro contributo, quel che mi stupisce di Daniele è che alla sua età abbia fatto così poche presenze in A. Vorrei aiutarlo a farlo arrivare a livelli più alti, credo che abbia un talento devastante ma deve vivere per il calcio, facendolo con assoluta attenzione: è vero che ha 27 anni, ma è anche vero che Pisacane è arrivato in A a 29 anni. Bisogna andare con i piedi di piombo con certi talenti, ma l'idea di Daniele mi stuzzica molto".

Nainggolan può essere titolare?

"Radja ha fatto una piccola parte di allenamento con la squadra, ma è presto per dire se sarà tra i convocati".  

Nahitan Nandez ha parlato molto bene di lei: che tipo di rapporto avete?

"Con Nahitan è stato facile, perché sono tifoso del Boca (ride, ndr). Ma è stato facile con tutti gli altri, perché un allenatore deve essere onesto intellettualmente con tutti, perché il rispetto e considerazione devono essere per tutti. Penso che un altro giocatore al posto di Nahitan sarebbe uscito dopo 10 minuti, così come per Pisacane: questo mi dà la dimostrazione che alleno un gruppo che dà tutto per questa maglia e mi dispiace che non ci siano i tifosi domani allo stadio, ma questo è il rapporto che ho con tutta la squadra".  

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