Ci sarebbe un errore da parte della Procura alla base della decisione della Corte sportiva d’Appello Figc di riaprire la curva della Juventus per la gara contro il Napoli dopo la squalifica per gli insulti razzisti a Lukaku. Una scelta che aveva fatto infuriare la dirigenza dell'Inter e che sarebbe legata ad una disattenzione della Procura nella consegna della documentazione.

Juventus, la riapertura della Curva legata ad un errore: cos'è successo

Come rivelato dall'edizione online de La Gazzetta dello Sport, nelle motivazioni della sentenza sul ricorso, la Juventus chiedeva "l'annullamento della decisione del Giudice Sportivo per inutilizzabilità della relazione della Procura federale - essendo pervenuta dopo il termine posto dall’art. 62, comma 1, CGS, da considerarsi perentorio dato il preciso disposto dell’art. 44, ultimo comma, CGS – sulla cui sola base (non avendo il Direttore di gara refertato alcunché) si è fondata la decisione del Giudice Sportivo impugnata".

La Corte sportiva d'Appello ha accolto proprio questo punto, dato che "la trasmissione del rapporto della Procura federale è avvenuta alle ore 14.12 del giorno feriale successivo alla gara Juventus-Internazionale e quindi oltre il termine (perentorio) delle ore 14 di cui all’art. 62, comma 1, CGS".

I 12 minuti di ritardo

Dunque, a pesare sono stati i 12 minuti di ritardo come evidenziato dalla Corte secondo cui "i motivi della tardiva trasmissione, rappresentati dalla Procura federale in sede di discussione, non costituiscano un impedimento oggettivo ed assoluto tale da giustificare il mancato rispetto del termine perentorio fissato dal Codice".