Dopo una attesa di oltre una settimana, è arrivata la decisione sul caso dei presunti insulti razzisti di Acerbi a Juan Jesus in occasione della partita tra Inter e Napoli. Nessuna sanzione per il difensore dell'Inter dopo che il Giudice Sportivo aveva chiesto un supplemento di indagine nei giorni successivi al match di San Siro: non ci sarebbero state prove necessarie per sanzionare il difensore nerazzurro, accusato di aver proferito insulti a sfondo razzista al difensore azzurro.

Una vicenda che ha spinto il commissario tecnico della Nazionale Luciano Spalletti ad escludere Acerbi dai convocati per le amichevoli contro Venezuela ed Ecuador. Una decisione che arriva dopo giorni di indiscrezioni e versioni differenti.

Le parole di Abodi

Nelle scorse ore,  a margine dell'incontro al liceo Elsa Morante di Scampia a Napoli nel ciclo 'Sky Up The Edit', il ministro dello Sport Andrea Abodi aveva dichiarato: "Al di là delle decisioni che verranno prese oggi, lo sport serve per assumerci, ognuno nel proprio ruolo, la responsabilità di rispettare l'altro. Il razzismo non è un tema solo di tifosi, ma è un tema generale, di comunità, di rispetto e umanità. Va seguito non solo rimarcando il fatto negativo ma mostrando la strada positiva. Quando ero presidente della Lega calcio di Serie B mi resi conto che i calciatori non conoscevano bene le regole del calcio e facemmo un progetto di studio. Allo stesso modo non si conoscono regole del rispetto; se sei nel calcio professionistico devi porti il problema che i calciatori rispettino tutte le regole: c'è la campagna Uefa "respect" che adottammo ma quello che conta è promuovere e spiegare il rispetto del benessere nello stare insieme. Bisogna che tutti promuovano il rispetto, che non è scontato. Servono atleti, tecnici dirigenti, che rispettino il rispetto delle regole civili, dal razzismo ai problemi di parità di genere. Sono campi che dimostrano che dobbiamo continuare a insistere sulla formazione e il rispetto perché le degenerazioni siano eliminate".