Fabrizio Corsi, Presidente dell’Empoli, ha parlato nel corso di un’intervista concessa al quotidiano il Tirreno tornando anche sulla vittoria sulla Juventus.
Intervista a Corsi
Lavoro? «Sì, oggi dormo la metà di quanto dormivo prima. Non ho più le stesse energie, ma sono attaccato a questa società. I miei figli sono un po’ preoccupati perché sono troppo preso».
Juventus? . «L’ultima è sempre la più bella, si dice. Io sono un po’ frastornato. Solo dai messaggi che mi arrivano capisco che si è fatto una cosa grossa. Si sente che abbiamo tante simpatie. L’importante è che non diventiamo antipatici, visto che la Juve per esempio ha 10 o 12 milioni di tifosi. Stare a questi livelli mi sembra una missione sempre più impossibile. Ci misuriamo con numeri che diventano difficili da sostenere».
Corsi su mercato e futuro
Zanetti bis? «Paolo per noi resta, così come Pietro (il ds Accardi), ma siamo l’Empoli, dunque soggetti all’interesse dei club più importanti. Ora guardiamo gli spostamenti. Le cose saranno più chiare appena finisce il campionato. Con Pietro abbiamo iniziato a parlare della squadra dell’anno prossimo. Sarà ancora più difficile, anche se abbiamo armi in più (Fazzini, Baldanzi, Belardinelli). Il nostro allenatore è bravo, preparato, emergente, ha fatto bene, viene dall’Empoli. Lo dico con soddisfazione e con un po’ di tristezza. Tristezza nel caso andasse via. In quel caso faremo valere le nostre forze».
Mercato? «Mi piacerebbe non dover cedere quattro o cinque calciatori ogni anno. Ma quando si trattengono non sempre è la scelta giusta, poi magari non rendono. Mi piacerebbe fosse sufficiente cederne due, ma può succedere che siano cinque. A un ventenne consiglierei di rimanere un anno in più a Empoli. Anche per maturare dal punto di vista di mentalità».
Modulo? . «Il cambio di sistema (dal 4-3-1-2, marchio di fabbrica dell’Empoli degli ultimi anni, al 4-2-3-1) è stata una soluzione intelligente, la squadra così copre più campo e concede meno, i centrocampisti si sfiancano meno».