L'Udinese ferma sull'1-1 anche il Milan, dopo la Lazio. Udogie risponde a Leao per un pareggio che arricchisce la classifica bianconera. Ecco le parole di Gabriele Cioffi.

Udinese, le parole di Cioffi

Al termine della partita, finita in parità, Gabriele Cioffi ha analizzato la partita commentando l'episodio del gol e il rientro importante di Pereyra.

“Abbiamo fatto la partita che dovevamo fare. I miei ragazzi sono stati bravissimi perché se non sei perfetto da questi campi non esci facendo punti”.

Su Deulofeu

“Ho visto le risposte che volevo da parte di tutti, non solo Deulofeu. Mi sono piaciute le risposte di Pereyra e Udogie che hanno cambiato la partita entrando dalla panchina, ma faccio questo discorso anche per Jajalo che in 6 minuti ha cambiato la partita. Deulofeu è un giocatore facile da gestire, perché va sempre al massimo, è sempre preciso e puntuale. Poi qualcosa puoi sempre concedere, basta che quello che concedi non sia il fuori dalle righe”.

Sulla comunicazione

“Molti di loro parlano italiano, e chi non lo fa parla inglese, quindi è difficile sempre allenare, che siano tutti italiani o tutti stranieri. Quello che non riesci a trasmettere con le parole lo devi fare con il non verbale. Quando ci sono dei cambi di rotta e degli umori differenti, i calciatori devono seguirti. Questi ragazzi si sono sempre messi a disposizione e mi hanno sempre seguito; alla fine hanno quello che fondamentalmente sono io. Non si molla mai e si sta sempre lì, anche se si perde, e si pensa a giocare la prossima. L'obiettivo della mia squadra deve essere quello di non regalare nemmeno un centimetro fino al triplice fischio dell'arbitro”.

Sul gol di Udogie

“Non mi interessa come l'abbia colpita, ma l'importante è che l'abbia colpita e che sia andata dentro. Onestamente, rivedendola, mi sembra che l'abbia toccata più Romagnoli con la scarpa che lui con la mano. Detto ciò, ci sono degli arbitri al Var che hanno valutato come loro pensavamo. Non abbiamo mai parlato di arbitri anche quando siamo stati penalizzati in un momento difficile come la partita di Torino contro la Juventus. Abbiamo sempre mantenuto questa eleganza e continueremo a farlo. E se anche un episodio va al 50,01% a nostro favore, ce lo prenderemo volentieri. Lui mi ha detto che gli è sbattuta sulla pancia, e gli credo, anche se è difficile che un giocatore ti dica il contrario”.

Su Pereyra

“Mi ripeto, siamo una squadra che va forte con gamba e profondità, che è la nostra priorità da sfruttare. Giocatori come lui, Tolgay, Gerard, Mato, quando toccano la palla sembra che la palla tutto vada a rallentatore, e noi abbiamo bisogno delle loro qualità per completare bene la squadra. Vogliamo toglierci grazie a lui dalle posizioni più scomode della classifica. In certe partite la rifinitura di Pereyra viene naturale, ed è una cosa su cui continueremo a lavorare. Dobbiamo accettare il fatto di essere a 4-5 punti dalla zona dietro che non vogliamo nemmeno guardare perché siamo una squadra che guarda avanti. Noi se facciamo tutto giusto troviamo poi il modo di far male anche a squadre di prima fascia come Lazio e Milan, ma il gioco è un risultato dell'applicazione che i ragazzi devono sempre mettere in campo”.

Udinese, Cioffi e Zeegelaar (Getty)
Udinese, Cioffi e Zeegelaar (Getty)