Massimo Ferrero a 360°. Il presidente della Sampdoria, intervistato da "Telenord", ha parlato del momento della sua squadra, del percorso del tecnico Claudio Ranieri e del futuro di Fabio Quagliarella. Ecco le parole principali.

Sul 2020 che sta per terminare

"?Ogni anno ha la sua storia. Io sono dispiaciuto per chi ha perso qualche familiare, non solo tra i tifosi ma nell'Italia in generale. Però devo dire che ogni anno ha la sua storia e noi siamo fortunati, ringrazio Dio perché non ci è capitato niente. Noi ricordiamo sempre gli infermieri, nessuno toglie nulla a loro, ma pensate alle famiglie che hanno perso un caro, pensate a chi ha perso il lavoro o a una serie di situazioni che sono successe in questo anno bisesto. Ringraziamo Dio, sia noi più degli altri".

Su Ranieri

"Sono una persona ottimista e sono nato fortunato, ho sempre pensato positivo. Sono un vincente. Mi auguro che quest'anno il ciclo Ranieri continui visto che ha dimostrato che è un grande allenatore, un signore che sa gestire le situazione, il nome di Ranieri parla da solo. Ormai penso di aver imparato un po' il calcio, bisogna andare cauti e senza fretta. Vorrei fare un anno tornando alle posizione che la Sampdoria merita. Lo faccio con grande amore ed entusiasmo, io voglio arrivare ottavo. Voglio andare subito nella parte sinistra".

Sul possibile addio alla Sampdoria

"E vogliono tutti che vada via... Io andrò via da questa squadra quando vincerò qualcosa e quando avrò fatto tutte le strutture che sono ripartite, abbiamo vinto la burocrazia. Voglio dire una cosa ai miei tifosi, dobbiamo essere fiduciosi: sto facendo una bella tribunetta al campo e quando i tifosi verranno a vedere gli allenamenti avranno un posto comodo e caldo".

Su Quagliarella

"Quagliarella è un paraculo. Gli voglio un mondo di bene, è un ragazzo per bene. Vi racconto una storia: io arrivai alla Sampdoria e chiamai il suo procuratore e lui mi disse 'lascia perdere perché con te non ci viene'. Allora io sono un uomo che aspetta e non molla mai niente, fino a che non sono riuscito a prenderlo in un momento difficile per Quagliarella. Ci ho creduto, gli voglio bene e i risultati si vedono. Lui mi ha mandato un messaggio e io lo accolgo, adesso pensasse a fare gol e a farci vincere le partite perché è qui per questo".