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 Cristiano Biraghi, terzino della Fiorentina tornato alla base dopo l'esperienza all'Inter, ha parlato nel corso di un'intervista concessa al Corriere dello Sport. Il difensore potrebbe essere anche una risorsa al Fantacalcio dopo i 3 gol e 7 assist in 39 gare complessive in nerazzurro.

Intervista a Biraghi

 «Sono pronto a dare il massimo per la maglia viola, mi piacerebbe segnare, ma contro l’Inter non esulterei. Tutti sanno cosa ha rappresentato per me questa squadra: non sarebbe una mancanza di rispetto verso la Fiorentina. Credo semplicemente che nessuno dovrebbe mai rinnegare i propri valori».

Vincere?

«La mia ambizione più grande è quella di vincere: perché no, con la Fiorentina».   

Ricredere gli scettici?  


«No. Sono molto legato a questo club che ha inciso molto e positivamente nella mia carriera. Volevo fare bene alla prima e così è stato. Peccato solo per il fuorigioco sul gol: sarebbe stata la ciliegina sulla torta».  
  
Inter?  


«Ci aspetta una sfida complicata. Avremo di fronte un avversario molto solido che sta proseguendo un percorso di crescita importante, con un grande allenatore. Sono completi in ogni reparto e si conoscono praticamente a memoria».  

Conte? 

  
«Il tecnico dell’Inter è un martello, non ti lascia un attimo di respiro, pensa sempre a come trasmettere i propri principi di gioco. In una stagione con lui al timone di comando, l’Inter è arrivata al secondo posto in classifica ad un punto dalla Juventus e si è qualificata ad una finale europea: evidentemente il suo lavoro è stato tanto e buono».  
  
 Iachini?  
«Anche se i loro princìpi di gioco sono diversi, credo che Iachini per certi versi sia molto simile a Conte. E’ un lavoratore infaticabile, cura ogni dettaglio delle due fasi di gioco, difensiva e offensiva, e noi calciatori sappiamo sempre cosa fare, in ogni momento della gara».  
  
Lukaku ?

  
«Credo proprio di sì. E’ una forza della natura. Ha tutto: fisico, tecnica, velocità. Credo che sia tra i cinque attaccanti più forti al mondo».  
  
Ribery ?

  
«Un fenomeno. Con i suoi comportamenti è un esempio, sia fuori che dentro al campo. Sa sempre dove farsi trovare e come cercare il compagno, trovando sistematicamente la soluzione per mettere in difficoltà l’avversario. Inevitabilmente, facilita il compito a tutti noi».  


Castrovilli e la 10?


«Significa che quando un giovane ha talento e lavora sodo i meriti vengono riconosciuti. Soprattutto a Firenze. Gaetano è un ragazzo con doti importanti ed è giusto che vesta quel numero. E poi sono convinto che non si monterà la testa».  
  
 Chiesa?  


« Federico è un calciatore forte e rappresenta anche il futuro dell’Italia. La passata stagione non abbiamo giocato insieme, ma l’ho comunque visto in Nazionale. Ha forza, tecnica e velocità e sabato scorso, contro il Torino, lo ha dimostrato una volta di più».  
  
  
  
Futuro e rinnovo?  


«Mi piacerebbe molto. Sono molto legato a Firenze e alla Fiorentina. La città è meravigliosa, i tifosi sono straordinari e c’è tutto per fare bene».  
 

   

Intervista a Biraghi (Getty)
Intervista a Biraghi (Getty)