"É finita. Vano è stato il tentativo di aggrapparci al treno europeo, non sono stati sufficienti tre mesi di rincorsa per coronare un sogno nato quel 4 marzo che ha colpito ciascuno di noi. Probabilmente il nostro ottavo posto finirà nel "dimenticatoio", nessuna impresa è stata effettuata, nessuna coppa è stata portata a casa - ha aggiunto - Nonostante ciò, credo di poter ammettere che sia stata la stagione più difficile ma più incredibile della mia breve carriera, mai ho vissuto emozioni simili, mai ho constatato una crescita personale tale. La tragedia ci ha privato di un amico, un condottiero, un punto di riferimento, una guida. Al tempo stesso ci ha insegnato a non avere paura: di soffrire, di piangere, di palesare insicurezze e paure, di condividere le nostre emozioni senza filtri, di credere che essere uomini non significa essere invincibili supereroi. Tutto ciò ci ha cresciuto, ci ha fortificato, ci ha unito. Andiamo a casa senza traguardi, ma con la fierezza e l' orgoglio di aver lottato, come una squadra vera, fino alla fine per un ideale, per un obiettivo comune, per qualcosa di superiore, mettendo in un angolo egoismi o glorificazioni personali. Ancora una volta, hai saputo regalarci un grande insegnamento. Grazie di tutto, Davide". Con questo lungo post sui social ieri Ricky Saponara ha salutato i tifosi, dopo una stagione davvero particolare, per lui e per la Viola.

Partito male per via dei soliti acciacchi fisici, il 26enne nato a Forlì nel girone di ritorno ha ritrovato titolarità e continuità in campo. Certo, gli è mancato il gol, ma ha servito diversi assist e spesso acceso la luce: ora il suo cartellino verrà riscattato (obbligo di riscatto fissato a 8 milioni di euro) dalla Fiorentina, con il confermato Pioli che intende tornare al 4-3-3 di inizio stagione, e per lui già studia un nuovo ruolo. Dopo aver giocato da trequartista esterno nelle ultime settimane, difatti, Ricky verrà provato anche da mezzala e da regista: da Firenze potrebbe difatti partire Badelj, e potrebbe essere necessario, oltre che tornare sul mercato, anche inventarsi nuove possibilità tattiche. Sempre a meno che non si decida di passare al 4-3-1-2, che però penalizzerebbe Chiesa, a sua volta ancora non certo di restare (piace soprattutto al Napoli). Saponara, intanto, si prepara ad un'altra stagione in Viola. Ma, stavolta, da protagonista  e jolly, non solo offensivo.