Lo scorso weekend gli stadi italiani hanno aperto a 1000 spettatori. Un passo in avanti rispetto al recentissimo passato che potrebbe essere l'anticamera di un ulteriore upgrade, con il dato sulle scuole a fungere da indicatore importante in tal senso. A parlarne a "La Stampa" è stato Alberto Cirio, presidente della Regione Piemonte, in riferimento alla sfida tra Juventus e Napoli in campionato, in programma per il prossimo 4 ottobre alle 20.45. Di seguito le sue principali dichiarazioni.

Tifosi allo stadio per Juventus-Napoli?

"Juventus-Sampdoria si è svolta nel massimo della regolarità. Abbiamo già preparato tutti i protocolli di sicurezza sin da luglio. In Piemonte abbiamo pensato prima ad aprire le scuole che gli stadi. Ma siamo pronti ad aumentare anche la capienza a più di mille. Dobbiamo muoverci in base alla situazione epidemiologica. Su 100 casi ad oggi il 70% non si ammalano più sono asintomatici. Una fase di convivenza dobbiamo prevederla, dobbiamo isolare i positivi e vivere con le dovute precauzioni. La sfida tra la Juve ed il Napoli? Ha caratterizzato gli ultimi campionati. E se ci saranno le condizioni, faremo valutazioni con il Ministero della Salute e gli organismi competenti per richiedere di aumentare questo numero di mille. Con serietà e rigore dobbiamo garantire la sicurezza delle persone e poi vedremo più in là se sarà possibile allargare".

Riapertura stadi, le parole di Spadafora

Così si era invece espresso sulla riapertura degli stadi Vincenzo Spadafora, ministro dello Sport:

"L'obiettivo, da qui al 7 ottobre quando verrà emanato il nuovo Dpcm, è quello di riaprire gli impianti sportivi in progressione per tutte le competizioni. Assieme al Cts l'obiettivo è di non proseguire con un numero secco di spettatori, viste le diverse realtà, ma piuttosto di muoverci nel definire insieme anche alla Conferenza Stato-Regioni una percentuale rispetto alla capienza effettiva degli impianti consentendo l'ingresso di un numero di persone che possa far rispettare le norme, il distanziamento e la gestione dei flussi.

Dobbiamo andare avanti con la stessa attenzione e consapevolezza avuta nei mesi più duri, perché non c'è dubbio che senza tifosi manchi un pezzo fondamentale e la presenza del pubblico è importantissima. Non era possibile nel modo più assoluto aumentare in questa fase il numero di 1000 spettatori perché c'è ancora una situazione complessa, ma comunque si tratta di un'apertura importantissima per le serie minori che vivono di biglietteria".