La Roma domani affronterà in casa il Napoli nel big match dell'11° turno di Serie A. Per analizzare il match, come di consueto, è intervenuto in conferenza stampa Josè Mourinho. Ecco le dichiarazioni dell'allenatore giallorosso riportate da Tmw:
Roma: le parole di Mourinho in conferenza
"Vorrei mandare da tutti noi un abbraccio alla famiglia di Francesco Valdiserri, ai suoi genitori e a tutti quelli che oggi hanno pianto al funerale".
Mourinho sugli infortunati
"Dybala, Wijnaldum, Darboe e Celik non saranno con noi. Celik potrebbe rientrare nella prossima giornata di campionato. La condizione degli altri è buona, dopo tante gare di fila abbiamo avuto una settimana di lavoro, abbiamo recuperato e allenato. Non c'è molto altro da dire. E' la prima in classifica dopo dieci gare ed è una classifica che ha già un significato, questo lo sappiamo. Giochiamo contro i primi. Abbiamo il diritto di giocare, il diritto di pensare che vogliamo tanto giocare e dopo penso che l'opinione generale sia a favore del Napoli. Però qualche volta il favorito perde".
Mourinho parla di Zaniolo
"Penso che sia in un momento della sua carriera dove deve pensare a crescere e migliorare. Capire meglio il gioco e la sua interpretazione, in questo senso essendo lui più offensivo è più istintivo. Quando giochi a centrocampo, invece, devi essere più riflessivo, deve capire che in certe zone del campo non si possa perdere la palla. Quello che veramente mi piace tanto di Nicolò è che mi dimostra una crescita da un punto di vista emozionale che di solito un Zaniolo che non inizia la partita è triste, più individualista. Contro la Sampdoria invece comincia dalla panchina con una sola cosa in testa: pensando alla squadra e come aiutarla a vincere. Ha capito l'interpretazione dell'allenatore che pensavo che partendo dalla panchina potevo vincerla. Ho visto uno Zaniolo con grande maturità. Tre partite di squalifica in Europa poi, mi sembrano allucinanti. Anche il rosso preso poteva essere un giallo. Una giornata di squalifica era già una punizione importante, tre partite sono troppe. Per qualcuno che fa un'aggressione allora mi aspetto sei giornate. Intorno a questo ragazzo è sempre tutto troppo amplificato. Non sono contento perché non lo avrò per due gare decisive, ma sono più triste con il giocatore perché perde tre partite. Ma questa è Uefa e domani è un'altra storia".
Mourinho sui pochi gol segnati
"Si deve lavorare tanto, non posso dirti una cosa specifica. Non è un discorso mentale o tattico. Abbiamo giocatori che segnano come Tammy, Belotti e Pellegrini e altri no. Siamo tranquilli e i gol arriveranno. Un giorno una squadra pagherà, capiterà che in una partita faremo cinque gol e tutti diranno che la Roma sarà stata stratosferica".
