Dalla contestazione estiva all'esaltazione settembrina non ci è poi voluto molto: merito - o colpa, se preferite - di quello che Mauro Icardi ha sempre saputo fare. Gol, gol e ancora gol: l'inizio di stagione del centravanti nerazzurro è stato a dir poco incredibile, e non appena la squadra ha iniziato a trovare una discreta quadra - a sprazzi nelle partite con Palermo e Pescara e con maggior criterio contro Juventus e Empoli - Mauro è salito in cattedra e divenuto letale. Sono sei le realizzazioni sino a questo momento, un dato impressionante e che lo proietta in testa alla classifica dei marcatori con la media di oltre un gol a partita nelle cinque giornate disputate. 

EPPURE, LO SCORSO ANNO... - La storia era completamente diversa. Perchè lo scorso anno, Mauro Icardi, sei gol li fece soltanto al 12 di dicembre: era la sedicesima giornata, e l'avversaria di giornata era l'Udinese. All'argentino servì addirittura una doppietta per raggiungere quota sei, il che significa che in 15 giornate erano appena state quattro le marcature realizzate. Certo, era un'altra Inter, quella degli 1-0 e del brutto ma efficace, ma il confronto è a dir poco impietoso. 

A cambiare sono stati sicuramente gli schemi di gioco, e probabilmente anche un'estate in cui, quella valutazione da 70 milioni, per molti da considerarsi esagerata ( così come le richieste di sue moglie Wanda per l'ennesimo rinnovo in appena 18 mesi), lo ha spinto a dimostrare di avere quel qualcosa in più. Icardi sta invece dimostrando tutto il suo valore, trascinando l'Inter a suon di gol: dei 7 gol fatti dai nerazzurri, 6 portano la firma di Icardi, mentre il settimo, quello di Perisic contro la Juve, è nato proprio grazie ad un cross di pregevole fattura dell'argentino. 100% di incidenza sui gol della propria squadra, nessuno in Europa come Mauro Icardi. Che quest'anno, a differenza dello scorso, sembra proprio avere una marcia in più.