Riccardo Sottil, attaccante della Fiorentina, è intervenuto direttamente dal ritiro di Moena in occasione di una conferenza stampa. Queste alcune delle sue dichiarazioni, focalizzatesi naturalmente soprattutto sul suo futuro.

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Sull'esperienza al Cagliari

"L'anno a Cagliari mi è servito tantissimo: ho avuto un tecnico molto bravo come Di Francesco che punta sui giovani ed ho giocato con continuità. Purtroppo per l'infortunio che ho avuto non ho potuto giocare il finale di stagione. In campo ora sono spensierato, se c'è da provare la giocata la faccio. Adesso continuiamo su questa strada. Mister Italiano ha portato nuove cose e nuovi pensieri: questi pensieri erano mancati in passato, qui c'erano altri mister che chiedevano cose diverse ma siamo contenti che sia così adesso".

Su Vlahovic

"Io e Dusan ci conosciamo bene da tre anni, abbiamo un bel rapporto fuori dal campo e questo aiuta molto. La società controriscattandomi ha mostrato un atto di grande fiducia, cercherò di ripagarla con il lavoro sul campo e con poche parole".

Su Italiano

"Il mister chiede grande pressing in avanti, chiede verticalizzazioni anche ai centrocampisti: vuole gioco, palleggio, lavoro degli esterni. Posso dire che mi sto divertendo molto in allenamento. Fa tante battute simpatiche per tirare fuori il meglio da ogni suo calciatore: il mister è un bel martello, è schietto e dice cose in faccia. Questo un giocatore lo apprezza sempre".

Titolare?

"Io cercherò sempre di mettere in difficoltà il mister ogni domenica. Certo, è un mio obiettivo per quest’anno essere nell’undici titolare. Io voglio fare il massimo possibile in fatto di gol e assist. La concorrenza c'è sempre e non solo a Firenze. L'importante è che sia sana e che porti stimoli

Etichetta di erede di Chiesa pesante?

"No non mi pesa assolutamente, non è una cosa che mi turba: con Federico ho un buon rapporto ma ogni giocatore ha le sue caratteristiche".

Su Euro 2020

 "Ero in prima linea a tifare per la nostra Nazionale, sbraitavo ed esultavo. Il gruppo qui a Moena? Siamo tanti ragazzi giovani, c'è una grande intesa nello spogliatoio anche tra i ragazzi nuovi che sono arrivati. Non faccio nomi in particolare ma dico che l'elemento più importante è il gruppo".

Sulla maglia numero 7 di Ribery:

"A Firenze con Franck ho avuto un gran rapporto perché ci parlavamo spesso dopo ogni allenamento e siamo andati spesso a cena insieme: oltre ad essere un gran campione è una brava persona. Quella maglia numero 7 fa gola, è un numero bellissimo. Sarebbe bello prenderlo, quando ci sarà la decisione dei numeri si vedrà".

Sull'Europeo con l'Under-21

"Ho avuto tanta delusione perché fare quella rimonta con il Portogallo e prendere i gol nel finale fa male. Ho giocato un Europeo non stando bene, ci sono arrivato a pelo ma ero gestito fisicamente. Volevo giocare quella competizione in tutti i modi ma purtroppo l'espulsione ci ha penalizzato molto. Il sogno è quello di vestire l'azzurro della Nazionale maggiore".

Sottil (Getty Images)
Sottil (Getty Images)