Gianfranco Zola dice la sua. Intervistato dalla "Gazzetta dello Sport", l'ex attaccante della Nazionale ha parlato delle big del campionato italiano e di mercato. Ecco le sue dichiarazioni principali.

Sulla prossima stagione

«Una stagione spezzata a metà dal Mondiale. Bisognerà vedere come rientreranno i giocatori dal Qatar. Questa è la variabile che può incidere sui vari campionati. In generale mi aspetto di vedere una Serie A davvero molto appassionante».

Sullo scudetto

«Metto il Milan favorito, perché lo ha appena vinto e parte con un vantaggio psicologico. Però mi aspetto grande battaglia in campionato: Inter, Juve, Napoli, Roma e Lazio secondo me miglioreranno il loro rendimento».

Sul tridente Lukaku-Lautaro-Dybala

«Sono tre grandi attaccanti. Dybala trequartista e gli altri due a fare le punte: perché no? Garantiscono tanta qualità nel settore offensivo, poi bisognerà vedere come Simone Inzaghi sistemerà il resto della squadra. È fondamentale trovare l’equilibrio affinché in fase difensiva non vada in sofferenza. È una scommessa, insomma, ma è una bella scommessa».

Su Di Maria

«Il campionato italiano non è al livello di altri tornei, e penso ovviamente alla Premier e alla Liga. Quindi Di Maria, se davvero la Juve lo prendesse, potrebbe fare la differenza per le sue grandi qualità tecniche. Però non tirerei in ballo il nome di Maradona: Diego è nell’Olimpo, lasciamolo stare...».

Su Koulibaly alla Juventus

«Con De Ligt formerebbe una coppia fantastica. Chi li supera quei due? Certo, mi dispiacerebbe un po’ per il mio Napoli: qui a Ischia incontro tifosi che mi chiedono di come sarà la prossima stagione, si lamentano dell’addio di Insigne, temono per le possibili partenze di Koulibaly, di Osimhen, di Zielinski. Bisogna vedere quali sono le intenzioni del presidente De Laurentiis: sostituire quei giocatori non sarebbe semplice».

Su Renato Sanches

«Ottimo giocatore, ma credo che il valore aggiunto del Milan sia il gioco di Pioli. Kessie è stato importantissimo due anni fa, l’anno scorso meno. Sono cresciuti Tonali e altri ragazzi. Non credo che quella rossonera sia una squadra dipendente da un solo elemento, nemmeno da Ibra. Lì è il gruppo a fare la differenza».

Su Mourinho

«Ho un’idea: la vittoria nella Conference League può essere un traino per tutta la prossima stagione. La Roma vive di entusiasmo e Mourinho è bravissimo a crearlo e a gestirlo».

Su Sarri

«Farà bene. Meglio dell’anno passato. Lui è sempre andato in crescendo, i giocatori apprendono la sua lezione e lo seguono con maggiore convinzione».

Sulle possibili sorprese

«Guardo con interesse alla Fiorentina e al Sassuolo. Ma quella che mi incuriosisce di più è l’Atalanta: era partita benissimo, poi si è un po’ smarrita».