TUTTI GLI SVINCOLATI - Le conseguenze, almeno per quanto riguarda il mercato giocatori, potrebbero essere più che interessanti. Con il fallimento del club i tesserati sono infatti da ritenersi tutti svincolati: il pensiero va ovviamente a chi quest'anno ha indossato la maglia del Parma, ma sono all'incirca 80 i tesserati dal club e che saranno liberi di accordarsi con chi vorranno o che, avendo il cartellino a metà con un'altra squadra, torneranno ad essere di proprietà dell'altro club .
Esclusi, ovviamente, chi a Parma ci ha giocato in prestito come Lila, Nocerino e Varela, e chi avrebbe visto il proprio contratto scadere il prossimo 30 giugno. Per tutti gli altri, invece, via libera: Defrel, forse il nome più interessante dell'intera rosa, è ora tutto del Cesena, retrocesso in Serie B. Josè Mauri, invece, accostato recentemente al Milan, sarà libero di cercarsi una sistemazione, così come Jorquera, Mirante e Pedro Mendes. Ma non solo: Iacobucci, Rispoli, Ristovski, Pedro Mendes, Feddal, Santacroce, Costa e Cassani, Galloppa, , Bidaoui, Munari, Mariga, Jankovic ed anche gli attaccanti Cerri, Palladino, Gabionetta, Pozzi e Ciano si aggiungo alla lista di quelli che già avevano salutato Parma come Cassano e Belfodil.
AGGIORNAMENTO ORE 16:38 - E' arrivato anche il comunicato ufficiale che sancisce il fallimento della società FC Parma. Il club ducale dovrà ripartire dai dilettanti: "I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto comunicano che il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato, previo confronto con il Comitato dei Creditori, ha preso atto dell’assenza di offerte per l’acquisto dell’azienda sportiva e ha pertanto constatato l’assenza dei presupposti per l’ulteriore prosecuzione dell’esercizio provvisorio che terminerà con la giornata odierna. I curatori comunicano altresì di avere inoltrato richiesta alla FIGC affinché sia comunque consentito alla squadra giovanile partecipante al campionato Giovanissimi Nazionali, di disputare le partite di semifinale e finale previste nei prossimi giorni. Le attività della procedura proseguiranno ora attraverso la determinazione delle passività non sportive, la liquidazione dell’attivo, l’accertamento delle responsabilità del dissesto e del mancato controllo, con le conseguenti azioni risarcitorie".
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AGGIORNAMENTO ORE 14:10 - Il Parma è fallito. Non è arriva nessuna offerta, infatti, alle 14 come annunciato dai curatori fallimentari in un comunicato ufficiale. Si ripartirà, dunque, dalla serie D: "I curatori fallimentari del Parma FC S.p.A., dott. Angelo Anedda e dott. Alberto Guiotto, comunicano che alle ore 14.00 di oggi 22 giugno 2015 non è pervenuta alcuna offerta per l’acquisto dell’azienda sportiva. Nelle prossime ore i curatori si riuniranno con il Comitato dei Creditori e il Giudice Delegato dott. Pietro Rogato per le necessarie determinazioni in merito alla procedura fallimentare e all’esercizio provvisorio dell’impresa".
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Nè Corrado, né Mike Piazza: sta per crollare definitivamente ogni speranza di serie B per il Parma, che adesso sembra ad un passo dal ripartire dalla Serie D. Il limite teorica per presentare nuove offerte scade oggi alle 14, ma ormai le speranze dei ducali sono ridotte al lumicino: nell’ultima udienza è stato confermato lo stato di passivo ed il debito sportivo del Parma, pari a 22,6 milioni. Una cifra che nessun compratore è disponibile a ripianare, per poi poter ripartire: ieri l'ultima mazzata, con il comunicato della Magico Parma S.p.A dello stesso gruppo Corrado che ha messo la parola fine sulla trattativa. Questo un estratto della nota del gruppo:
“Magico Parma S.p.A comunica, con rammarico, di aver deciso, nella giornata odierna, di rinunciare alla prosecuzione delle trattative con i curatori per l’acquisizione dell’Azienda Sportiva Parma Calcio. La situazione debitoria complessiva emersa, relativa ai debiti ammessi allo stato passivo della Società, ma soprattutto quella relativa ai debiti in corso di maturazione, ai contenziosi di prossima definizione, nonché agli impegni contrattuali già sottoscritti con i calciatori per i prossimi anni, rendono impraticabile ogni percorso economico”.
Se Serie D fosse, andrebbe perduto anche l'intero patrimonio tecnico rappresentato dalla rosa: si arriverebbe difatti allo svincolo a parametro zero per tutti. José Mauri in primis. Il 19enne centrocampista è conteso da Milan, Fiorentina e Juventus.