AGGIORNAMENTO 16:20 - Parla Galliani all'uscita della Lega e nega la possibilità di intervenire nell'acquisizione: "Da 31 anni a questa parte tutto quello che ho fatto, tutto quello che faccio e tutto quello che farò è in totale sintonia con Silvio Berlusconi. Io compro il Milan? Non ha senso, è come dire che Trump è a capo dell’Isis” ".

Una notizia clamorosa rimbalza dalle colonne de Il Giorno. Come scrivevamo ieri, ormai i termini ultimi per l'arrivo della terza caparra di Sino-Europe Sports a Fininvest sono in via di scadenza. Berlusconi, spazientito, è sempre più tentato di trattenere i primi 200 milioni, e respingere al mittente le richieste dei cinesi, che non sono stati in grado di rispettare gli accordi presi, all'epoca, ed a questo punto difficilmente sarebbero in grado di onorare i patti entro aprile, ennesimo range di date individuato per il closing. Non è escluso, ovviamente, che in merito ai famigerati 200 milioni relativi alle prima due caparre le parti finiscano in tribunale: ma questa è un'altra storia, che non sarà legata in alcun modo al futuro societario rossonero. Che, nelle ultime ore, vedrebbe una nuova aspettativa all'orizzonte: quella che porta alla "scalata" di Renzo Rosso e Adriano Galliani alla società. Il patron di Diesel garantirebbe la sussistenza finanziaria, l'attuale AD gestirebbe la parte dirigenziale. Il tutto, anche mediante le disponibilità di Doyen Sports e Jorge Mendes, in stretti contatti con Galliani, che farebbero parte della super-cordata "di riserva" interessata al Milan.