Sfida salvezza domani alla Dacia Arena tra Udinese e Frosinone. Due squadre che hanno cambiato allenatore di recente, con i ciociari che si sono affidati a Baroni. Queste, intanto, le parole di Nicola nella conferenza stampa della vigilia: "Ritengo che tutte e tre le prossime siano importanti, ma che la più importante sia sempre quella successiva. Non do un peso a una partita rispetto all'altra, ma voglio fare risultato contro chiunque. Questo deve dare un'idea della competitività che dobbiamo avere. Ripeto, sono fiducioso perché ho visto la squadra muoversi con l'intensità che piace a noi. Questa partita ci regala delle opportunità, noi siamo qui perché vogliamo diventare bravi. Io, i miei ragazzi, la società. Però dobbiamo farlo con serenità: l'errore ci sarà sempre. La differenza è capire che si può rimediare a qualsiasi errore, interpretando la partita nel modo giusto".
SCELTE DI FORMAZIONE - "Cambiare qualcosa coi recuperi? Penso a Balic, Barak, purtroppo non ancora Teodorczyk: stanno crescendo di livello. Ci sono tre partite e abbiamo quattro diffidati: ora tutti sanno che sono importanti, ma è stata questa la nostra filosofia dal primo minuto. Conta il campo, conta ciò che si dimostra in campo. Se riusciamo a essere uniti, consapevoli delle opportunità per un primo bilancio, possiamo crescere e divertirci".
BALIC E BARAK - "Balic si aspetta di poter essere utile alla causa nelle prossime partite, è più avanti nel recupero della condizione fisica rispetto a Barak. La disponibilità che ci sta dando è evidente, avrà l'occasione per dimostrare le sue qualità. Barak sta rientrando in condizione, quando sarà chiamato in causa dovrà poter dare spazio liberamente alle sue qualità che conosciamo".
D'ALESSANDRO - "Io penso e sapevo di trovare un professionista, perché lo conoscevo. Non aveva avuto molto spazio, ha una duttilità tattica incredibile e un'estrazione che gli permette di fare quel ruolo lì in maniera difensiva od offensiva. Chiaramente non farà mai il difensore centrale. È stato bravo nel farsi un esame di coscienza e ci ha dato una grandissima disponibilità, poi la differenza l'ha fatta cosa ha fatto in campo. Si può parlare molto bene, poi contano le azioni. Marco sta facendo questo. Io credo che, oltre alla duttilità, possa fare molto di più. E sta crescendo".