Il baby-Cagliari di Di Francesco inizia a fare sul serio. I rossoblù hanno raccolto i primi tre punti stagionali nell’ultima trasferta in casa del Torino e l’allenatore pescarese, da sempre attento ai giovani, inizia a coccolarsi alcuni dei suoi profili più futuribili. I sardi sono la terza formazione più giovane considerando le prime 4 partite di questo inizio di Serie A. Linea verde massima al Milan di Pioli, con 24 anni e 34 giorni di media. Il secondo è il Verona di Juric con 25 anni e 94 giorni di media. Poi ecco il Cagliari con 25 anni e 237 giorni di età media. Una cura ringiovanente mica male quella di Di Francesco in Sardegna. Basti pensare che l’anno scorso i rossoblù avevano 27 anni e 330 giorni di età media ed erano la settima squadra più «vecchia» del passato campionato.

Cagliari, Di Francesco si affida a Walukiewicz

Eusebio, l’insegnante rossoblù, nel mercato estivo ha accolto in Sardegna tre classe 1999: Zappa, Sottil e Tripaldelli. Due classe 2000: uno di ritorno come Caligara, che Di Francesco ha rivalutato dopo anni di prestiti, e il francese Tramoni dall’Ajaccio. Più il giovanissimo angolano 2002 Luvumbo, che ancora tutti aspettano di vedere all’opera. Ma uno dei ragazzi terribili l’ex tecnico di Sampdoria, Roma e Sassuolo lo ha trovato in casa: Sebastian Walukiewicz. Il difensore polacco classe 2000, comprato dal club di Tommaso Giulini nel gennaio 2019, con il nuovo allenatore ha indossato la maglia da titolare per non toglierla più. Sempre in campo in queste prime quattro gare di Serie A, insieme a Cragno e Nandez è nella ristretta lista degli insostituibili fin qui di Di Francesco. Per Walu, che ha conquistato anche la convocazione e l’esordio con la maglia della Polonia (il 7 ottobre ha debuttato contro la Finlandia), ci sono già 20 palloni recuperati in campionato ma soprattutto 15 lanci positivi. Nessuno è come lui tra i difensori del Cagliari: ed è proprio questo ruolo da play basso che tanto piace all’allenatore, oggi sempre più «innamorato» del polacco.

Cagliari, Di Francesco punta sulla crescita di Sottil e Zappa

Cartelletta in mano, lavagna tattica di fianco e bacchetta nelle dita, o meglio nei piedi, per ogni errore commesso. C’è voluto del tempo, come confessato in più di un’occasione dallo stesso Di Francesco, ma contro il Torino, oltre ai buoni segnali arrivati da Razvan Marin, un po’ più grande in virtù dei suoi 24 anni, sia Zappa sia Sottil hanno iniziato a far vedere quei movimenti, con e senza palla, che chiede loro il tecnico. Gabriele Zappa, di professione esterno a tutta fascia sulla destra, cresciuto nell’Inter ma arrivato in rossoblù via Pescara, contro il Torino ha fatto 35 passaggi positivi e 3 cross. Solo quel motorino instancabile di Nandez, con 7, ha fatto meglio. Ancora qualcosa va registrata in fase difensiva e da lui, che ha forte resistenza e ottima gamba, il Cagliari si aspetta con più continuità la propensione in attacco. Però non va dimenticato che parliamo di un assoluto esordiente in Serie A. Percorso in continua crescita anche per l’ex Fiorentina Riccardo Sottil. Nelle ultime due gare con il passaggio al 4-2-3-1 il figlio dell’ex difensore Andrea sembra trovarsi molto più a suo agio. Lui che ama svariare dalla fascia offensiva destra a quella sinistra. A volte sembra poco concreto eppure ha creato 5 occasioni da gol in questo campionato. Il migliore di DiFra insieme al solito Nandez.

Di Francesco punta sui giovani nel suo Cagliari (Getty Images)
Di Francesco punta sui giovani nel suo Cagliari (Getty Images)